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Ciocca fuori dal parlamento Ue con una buonuscita da 80mila euro

Ciocca fuori dal parlamento Ue 

con una buonuscita da 80mila euro

I deputati non rieletti hanno diritto a una mensilità da 10mila euro per ogni anno passato a Strasburgo

PAVIA. Angelo Ciocca non è riuscito a farsi rieleggere al Parlamento europeo, ma avrà, come consolazione, una sorta di “buonuscita” da 83mila euro. Questo grazie ai regolamenti dell’assemblea di Strasburgo che riconosce questo diritto a tutti i parlamentari che cessino dalle funzioni.

La «cassa integrazione»

Il nome di questo istituto giuridico è indennità transitoria. È una misura pensata per sostenere gli ex parlamentari, per un massimo di 24 mesi e comunque non oltre l’elezione in un altro ente con una funzione retribuita. In sostanza, per ciascun anno che il parlamentare ha trascorso a Strasburgo, matura il diritto a riscuotere una mensilità.

Gli eurodeputati guadagnano 10.377 euro lordi al mese. Ciocca ha fatto parte del Parlamento europeo per otto anni, quindi ha diritto a circa 83mila euro di indennità che gli verrà pagata mensilmente, a meno che, nel frattempo, non venga eletto in un Comune, in Regione o al Parlamento italiano o, comunque, in una carica istituzionale che preveda una retribuzione.

Angelo Ciocca venne candidato per la Lega, alle elezioni europee del 2014 per la prima volta nella circoscrizione Italia Nord-occidentale (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), giungendo terzo con 22.479 preferenze e risultando il primo dei non eletti. Tuttavia il 7 luglio 2016, in seguito alla morte di Gianluca Buonanno (che lo precedeva in lista), gli subentrò, diventando parlamentare europeo.

Mister preferenze

Si ricandidò alle elezioni europee del 2019 con la Lega nella circoscrizione Italia Nord-occidentale e venne rieletto con 89.752 preferenze, risultando il più votato nella circoscrizione nord-ovest dopo il capolista Matteo Salvini e meritandosi l’appellativo di mister preferenze. Di nuovo candidato nella circoscrizione Nord ovest alle europee dello scorso 8 e 9 giugno, si è piazzato quarto con 38.756 preferenze. Avrebbe potuto tornare a Strasburgo se il generale Roberto Vannacci, il più votato, avesse scelto di farsi eleggere in un’altra circoscrizione nella quale si era candidato. Ma l’ufficiale della Folgore ha optato per il Nord Ovest e Ciocca è rimasto fuori, lasciando spazio a Silvia Sardone (75.081 preferenze) e Isabella Tovaglieri (39.985) sempre della Lega, in quanto il Carroccio, in questo ambito, aveva diritto a tre seggi.

La candidatura di Vannacci, fortemente voluto dal segretario federale della Lega, Matteo Salvini, era troppo forte per lasciare margini alle aspettative di Ciocca che, in ogni caso, in campagna elettorale ha dato il massimo, sia in termini di impegno personale che di investimento finanziario. Ieri abbiamo cercato l’ex eurodeputato di San Genesio per un commento, e anche per sapere se abbia intenzione di rientrare nell’agone politico, ma non è stato possibile parlargli.

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