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La Sadoch di Trieste compie 110 anni: una storia di innovazioni lunga quattro generazioni

La Sadoch di Trieste compie 110 anni: una storia di innovazioni lunga quattro generazioni

foto da Quotidiani locali

TRIESTE L’azienda Sadoch, una delle realtà a conduzione familiare più longeve di Trieste e di tutta la regione, compie 110 anni. Un traguardo celebrato con un momento conviviale, durante il quale festeggiare insieme, ma anche un’occasione per ripercorrere uno dei pezzi della storia dell’economia cittadina.

La nascita

È il 1914 quando, con una lettera, Saul Sadoch comunica ufficialmente l’apertura a Trieste della sua impresa, dedicata al commercio di carta, cartone e di tutti gli articoli inerenti a questo settore. Dopo oltre un secolo di vita oggi la “Saul Sadoch S.p.a. – Rex Prodotti Cartotecnici”, questo il nome completo, è ancora una delle società più importanti nel mercato di riferimento e ha conservato la tradizione di famiglia, arrivata ormai alla quarta generazione.

Tornando indietro nel tempo, al fondatore, un passaggio chiave nella carriera di Saul è il suo arrivo, nel 1907, alla Modiano, fondamentale per la formazione e l’esperienza sul campo. La prima sede della “Saul Sadoch importazione ed esportazione, commercio carta e cartone” è in via Gallina 2, attiva soprattutto sul fronte della carta all’ingrosso per sigarette.

Dopo le difficoltà legate alla guerra e altre vicissitudini, nel 1925 viene avviato lo stabilimento in via Molino a Vento, una fabbrica allestita con macchine per il taglio della carta e il confezionamento dei pacchetti. Acquisito anche un magazzino in Porto Vecchio, utile per lo smercio. Le cartine per sigarette restano un business molto forte, che però viene ampliato ulteriormente negli anni Trenta, epoca segnata anche da una crescita commerciale grazie ad altri prodotti: sacchetti per confetti e salviettine in carta crespata.

Le leggi razziali

Nel marzo del 1939, a seguito delle leggi razziali, per salvare l’azienda Sadoch, la dona con atto notarile al figlio maggiore Emilio, che poco dopo diventa direttore dell’impresa. L’azienda resiste pure alla Seconda guerra mondiale, alla fine della quale sarà necessario anche sistemare i danni causati proprio dal conflitto allo stabilimento di via Molino a Vento, ampliato e rimodernato tra il 1946 e 1947. Intanto a Saul si affiancano i figli Emilio ed Ernesto.

I decenni successivi

Ulteriori produzioni nuove arriveranno nei decenni successivi, come la fabbricazione di scatole e di contenitori cartacei di vario genere, oltre al commercio di carta e cartone all’ingrosso. La ditta inoltre risulta tra le prime in Italia a lavorare nel settore delle salviette “usa e getta”, con le Optics, per la pulizia di occhiali e lenti, i Liba, foglietti per il make-up o i fazzoletti multiuso Linette. Il lavoro aumenta e serve più spazio. Si punta a una nuova sede, quella occupata prima dal Pastificio Triestino, in viale Ippodromo. Qui tutto accelera e arriva la conquista di nuovi mercati, come l’America, l’Australia e il Sud Africa, mentre lo stabilimento viene sopraelevato di cinque piani e continuano a essere inseriti nuovi prodotti di grande successo. Nel maggio del 1981 Ernesto Sadoch scompare prematuramente ed Emilio trova un aiuto nel figlio Paolo, che entra ufficialmente nello stabilmente nel 1974, ricoprendo ruoli sempre più impegnativi. Tuttora alla guida dell’impresa.

Nuove tecnologie e accordi importanti

Gli ultimi decenni sono all’insegna di nuove tecnologie e strumentazioni, e di accordi importanti come quello del 1982 con la Walt Disney per lo sfruttamento d’immagine di vari personaggi di fumetti e cartoni animati. L’azienda trova anche uno spazio ideale, completato nel 1998: il nuovo stabilimento di via Ressel, che contribuisce a un altro balzo in avanti della produzione. Parlando della cresciuta della Sadoch, Paolo ci tiene a sottolineare che «un ruolo fondamentale nel corso della storia è stato quello dei nostri lavoratori, che ringrazio. Sia quelli che ora sono ormai in pensione, sia quelli che ancora sono con noi. Tutti hanno dato un contribuito prezioso». Negli ultimi anni vengono acquisite anche altre aziende del settore, in diverse regioni italiane. Intanto a Paolo si aggiungono due dei tre figli, nell’ottica di continuare ancora con passione la tradizione centenaria.

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