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Quanto tempo ci vorrà per il ritorno alla normalità?

CrowdStrike ha comunicato che parte degli 8,5 milioni di pc Windows colpiti da quell'aggiornamento fallace è stato "riparato"

L'articolo Quanto tempo ci vorrà per il ritorno alla normalità? proviene da Giornalettismo.

Aeroporti e stazioni in tilt, strumenti di pagamento digitale che non funzionavano, aziende alle prese con una marea di schermi blu. Un caos totale provocato da un bug all’interno di un aggiornamento del software Falcon Sensor – per la sicurezza informatica – sviluppato dall’azienda texana CrowdStrike. Una falla che ha provocato problemi a cascata, rendendo inaccessibili moltissimi pc (anche se la percentuale sul totale dei dispositivi Microsoft -Windows è solo dell’1%) utilizzati per tantissime operazioni quotidiane da parte di piccole, medie, grandi e grandissime aziende.

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Secondo una nota ufficiale diramata da Microsoft, 8,5 milioni di pc Windows sono stati “toccati” da questo problema. Un numero enorme, anche se – come detto – parliamo “solamente dell’1% dei dispositivi di casa Redmond in tutto il mondo. In parte, alcune delle criticità sono state risolte manualmente dai team IT delle singole aziende, seguendo la procedura di cui avevamo già parlato nella giornata di venerdì. Ora, però, dopo aver rimosso l’aggiornamento, CrowdStrike sostiene di star lavorando per rimettere in funzione anche tutti gli altri pc colpiti da questo bug.

Bug CrowdStrike, quando torneremo alla normalità?

In una nota pubblicata su LinkedIn, CrowdStrike ha annunciato – per l’appunto – la risoluzione degli effetti del bug contenuto nell’aggiornamento del software Falcon Sensor per molti degli 8,5 milioni di computer colpiti.

«CrowdStrike continua a concentrarsi sul ripristino di tutti i sistemi il prima possibile. Dei circa 8,5 milioni di dispositivi Windows interessati, un numero significativo è tornato online e operativo. Insieme ai clienti, abbiamo testato una nuova tecnica per accelerare la correzione del sistema interessato. Stiamo rendendo operativo un opt-in per questa tecnica. Stiamo facendo progressi di minuto in minuto».

Si parla di “numero significativo”, ma non quantificato. E se è vero che in tutto il mondo moltissime delle macchine hanno ripreso il corretto funzionamento – anche grazie a un intervento manuale -, è altrettanto vero che non sono note le tempistiche per ripristinare la situazione al 18 luglio, il giorno prima del grande caos informatico che ha bloccato mezzo mondo a causa di un bug in un aggiornamento.

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