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Agente spara e uccide afroamericana che aveva chiamato il 911: “Non posava la pentola con l’acqua bollente”

Un agente ha sparato contro una donna afroamericana tre colpi di pistola perché non posava una pentola di acqua bollente. Sonya Massey è morta così, nella sua casa colpita al volto da uno dei proiettili sparati dal poliziotto. Era stata la stessa 36enne a chiamare il 911 perché pensava che qualcuno fosse entrato nella sua abitazione di Springfield.

È accaduto il 6 luglio scorso ma oggi l’ufficio dello sceriffo della contea di Sangamon, in Illinois, ha pubblicato il video della body-cam che mostra la scioccante scena. L’agente, Sean Grayson, che è stato già incriminato per omicidio, ha sparato dopo aver minacciato la donna perché non posava la pentola di acqua bollente, così ha esploso tre colpi uno dei quali ha colpito la donna al volto. L’ufficio dello sceriffo, che ha licenziato l’agente, ha dichiarato che “è chiaro che non ha agito seguendo l’addestramento e le regole standard“.

Grayson si è dichiarato non colpevole ed è detenuto nella prigione della contea di Sangamon. Ben Crump, il noto avvocato per i diritti civili che rappresenta la famiglia di Massey, ha detto alla folla al suo funerale a Springfield venerdì che il video avrebbe rivelato un crimine tanto sconvolgente quanto l’assassinio del 1955 dell’adolescente di Chicago Emmitt Till nel Mississippi, l’uccisione a Chicago di Laquan McDonald e l’omicidio di George Floyd. “Scioccherà la coscienza dell’America. È così insensato, così inutile, così ingiustificabile, così incostituzionale”, ha detto Crump. “Questo vice sceriffo era due volte più grosso di Sonya. Perché dovresti usare una pistola per spararle alla testa?“.

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