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Tra chiusure e incassi ridotti, a Treviso commercianti in rivolta per i lavori stradali

Cantieri a Treviso, un’estate di disagi che per commercianti, cittadini e turisti rischia di diventare un incubo. È quanto sta accadendo, ad esempio, in via Martiri della Libertà per il cantiere di rifacimento del porfido davanti alla Loggia, che nelle ultime settimane ha messo sull’attenti gli esercenti della via interessata.

«Se continua così, mi toccherà chiudere perché l’affitto devo continuare a pagarlo e l’incasso di queste settimana è calato drasticamente», spiega Cristina Loparco, titolare della tabaccheria. Lo stretto passaggio lasciato ai pedoni per oltrepassare il cantiere ha messo in forte difficoltà la sua attività.

«Avendo il distributore dei tabacchi in strada, ed essendoci solo il marciapiede a disposizione di turisti e cittadini, ho registrato un –70% dell’incasso a partire dall’8 luglio quando è iniziato il cantiere» continua a spiegare Cristina, «Se continuo ad essere difficilmente raggiungibile come posso pensare di andare avanti con incassi così bassi?» racconta sconfortata, «spero di non dovermi trovare di fronte alla possibilità di chiudere perché io, ogni fine mese, devo pagare un affitto». Un cantiere che sta facendo sollevare la preoccupazione di tutti gli esercizi commerciali che si affacciano alla recinzione dei lavori in corso. Spiega Martina la responsabile del negozio di abbigliamento Gallery Gfc: «In merito alla chiusura della strada c’è da dire che noi abbiamo perso tutti i clienti da fuori città e i turisti. Ovviamente, chi ci conosce e chi sa cosa vendiamo, continua a venire ma c’è da dire che abbiamo perso tutto il mercato relativo ai turisti e ai visitatori da fuori città che con questo camminamento stretto fanno fatica a notarci».

Una fetta di mercato non trascurabile per il Gallery Gfc che lavora tutto l’anno con visitatori veneti e i turisti che accorrono in città. «Inoltre, quando lavorano proprio davanti a noi, siamo costretti a chiudere la porta perché quando trapano non si sente proprio niente, si fatica a parlare con i clienti, si fatica a capirsi» continua a spiegare, «molto spesso mi è capitato di assistere a litigi tra i passanti perché il camminamento è troppo stretto e non si riesce a passare con la bici a mano, una carrozzina, una mancata precedenza nel senso di percorrenza e così via. Molto spesso per fare spazio i passanti entrano nel negozio e poi escono subito dopo, un via vai continuo che a volte ci mette anche in difficoltà insomma, una situazione non tanto piacevole».

Sempre in via Martiri della Libertà, c’è addirittura chi ha deciso di chiudere ed andare in ferie per evitare problemi alle entrate e chi, come il negozio Heidi Peter che ha appena riaperto. «La direzione ha deciso di spostare le ferie e di chiudere quando sono iniziati i cantieri. Oggi abbiamo riaperto (ieri per chi legge, ndr) e devo ammettere che non ci resta altro da fare che incrociare le dita. I disagi si vedono ad ogni ora del giorno. Basti pensare al fatto che se deve passare un disabile in carrozzina, l’intero marciapiede si deve fermare perché è tropo stretto», raccontano Monica e Anna.

Altri locali invece, sono proprio rimasti chiusi in attesa della riapertura della strada per dare avvio alle proprie attività di ristorazione che al momento non avrebbero modi di continuare la loro attività. Un duro impatto per i commercianti. Misurabile sia sotto il punto di vista delle entrate, sia sotto il punto di vista delle polveri sottili, dei rumori e dello spazio ristretto che le rete da cantieri hanno imposto alla circolazione antistante e che ha ridotto sensibilmente la percorrenza della via nei suoi sensi di percorrenza. Un’opera che da più parti era sempre stata reclamata. La scelta di realizzarla tra il mese di luglio e il mese di agosto, rientrava nell’ottica propria di evitare al minimo i disagi sul transito, i disagi ai commercianti e ai residenti tutti

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