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Vissa no limits verso Parigi: «Voglio prendere qualcosa di importante: la finale nei 1.500»

Attualmente si sta allenando per rifinire la condizione, quindi partirà per Parigi. Là, martedì 6 agosto, correrà le batterie dei 1.500 metri.

È carica Sintayehu Vissa, unica portacolori regionale ai Giochi Olimpici nell’atletica. A 28 anni (li compirà il 29 luglio) esordirà nell’evento a cinque cerchi.

In Francia vuole arrivare il più lontano possibile, forte di una storia personale carica di speranza: arrivata in Italia nel 2006, quando era stata adottata da una coppia Bertiolo da un orfanotrofio di Addis Abeba (Etiopia), grazie a lavoro e dedizione ha realizzato 18 anni dopo il sogno di ogni sportivo.

«Vado a Parigi per cercare di fare qualcosa di importante», dice.

Già qualificandosi ai Giochi nei 1.500, ha fatto qualcosa di grande. In fondo, sino a pochi anni fa gareggiava nei 400 ostacoli…

«È davvero un sogno diventato realtà, per certi aspetti ancora non ci credo. Sono consapevole di aver fatto tanti sacrifici, che sono stati ripagati. Ho dedicato la convocazione a tutta la mia famiglia, che mi ha sempre supportato. E io mi sono sempre sentita appoggiata, anche quando tutti hanno capito che ho compiuto certe scelte per inseguire obiettivi importanti».

Si riferisce a quanto successo nel 2020, quando lasciò il Friuli e si trasferì negli Stati Uniti in Florida alla Saint Leo University per studiare e gareggiare…

«Penso di essere una persona che osa e che, in fondo, crede nelle sue possibilità. Tuttavia ho iniziato a essere davvero convinta dei miei mezzi nel 2021, il primo anno dopo la pandemia, quando ero negli Usa. Ho pensato che non sarebbe stato così impossibile puntare più in alto. Sicuramente gli ultimi tre-quattro anni sono stati importanti».

Non a caso nel 2022 è arrivato il salto di qualità, con il titolo universitario nei 1.500 e la prima convocazione (a 26 anni) in azzurro per i campionati mondiali di Eugene…

«La speranza è l’ultima a morire” è la definizione che mi ha sempre accompagnato. Speravo di diventare un’atleta forte. Mi auguro che la mia storia sia da esempio per tanti altri sportivi».

È riuscita nel suo intento di diventare un’atleta forte: da tre anni veste l’azzurro nelle manifestazioni più importanti, sia all’aperto, sia al coperto. Dopo aver preso parte a mondiali ed Europei, cosa si aspetta dai Giochi?

«A Parigi cercherò di fare qualcosa di importante, voglio mettermi in mostra. Importante sarà non farsi prendere dall’emozione, scendendo in pista con la mentalità di chi vuole fare il massimo».

Al mattino di martedì 6 agosto la batteria: dopo le eliminazioni al primo turno ai Mondiali del 2022 e del 2023 (sfortunate, aveva stabilito il miglior tempo tra le italiane al via) e quella agli Europei del 2024, l’obiettivo è almeno passare in semifinale?

«Per me la batteria è come se fosse una finale: spero che scatti il cosiddetto click giusto che mi permette di proseguire il mio cammino».

Gli eventuali ripescaggi per la semifinale sono in programma mercoledì 7, mentre la semifinale si tiene giovedì 8. La finale è prevista per sabato 10. Sinta non vuole porsi limiti.

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