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Terremoto nella Lega Canavese, la segretaria Sento si dimette

Terremoto nella Lega Canavese, la segretaria Sento si dimette

Direttivo spaccato a metà. Nominato commissario politico Giglio Vigna. A pesare l’essere passati da quattro a zero consiglieri regionali

IVREA

Un terremoto in casa Lega, dove il direttivo della sezione provinciale della Lega Canavese tre settimane fa ha rassegnato le dimissioni. Lascia, almeno al momento, la segretaria Astrid Sento, eletta il 27 maggio di un anno fa durante il congresso tenutosi a Montalenghe.

Le redini del partito ora passano nelle mani del commissario politico Alessandro Giglio Vigna, parlamentare del territorio, che però ha subito nominato la stessa Sento come vice commissaria esecutiva. Giglio Vigna ha anche nominato all’interno del direttivo le stesse persone che hanno lavorato con la segretaria dimissionaria. Difficile capire a questo punto cosa sia realmente avvenuto all’interno della sezione provinciale Canavese del partito di Salvini.

A pesare, al di là di aspetti meramente organizzativi, c’è la necessità di ristrutturare il partito dopo la batosta delle elezioni regionali del giugno scorso. L’impatto negativo sul territorio ha avuto inevitabilmente un peso maggiore rispetto alle altre zone piemontesi per la semplice ragione che il Canavese passa da aver avuto, dalla passata legislatura, ben quattro consiglieri regionali allo zero attuale. Non solo, la fuoriuscita tra il 2022 e il 2024 di due dei quattro consiglieri, Mauro Fava (l’unico rieletto, ma nelle liste di Forza Italia) e Claudio Leone (ricandidato in quota Udc in Fi) qualche contraccolpo l’ha avuto e forse più di uno.

Al di là della perdita di due consiglieri regionali, Fava e Leone avevano aperto fronti politici all’interno della Lega Canavese che inevitabilmente hanno creato attriti all’interno del direttivo provinciale. Fava infatti era entrato in rotta di collisione con il partito sulla questione di dove collocare il futuro ospedale di Ivrea cogliendo in contropiede un partito, quello di Ivrea e non solo, che non aveva dubbi sull’area ex Montefibre. Anche Claudio Leone ci aveva messo del suo schierandosi contro il Parco dei 5 laghi, progetto su cui all’epoca si era speso l’allora assessore comunale di Ivrea Giuliano Balzola e l’allora consigliere regionale Andrea Cane. Due esempi che evidenziarono la mancanza di una linea politica chiara e unica.

Ora toccherà a Giglio Vigna rimettere insieme un partito che alle regionali è passato dal 28 al 6%. «Le dimissioni del direttivo sono esclusivamente dovute a questioni organizzative - precisa Giglio Vigna -. La mia guida sarà solo pro tempore». Le dimissioni di Astrid Sento sono state, secondo molti militanti, un atto di coraggio per spezzare un circolo poco virtuoso in cui si era infilato il partito con un direttivo spaccato a metà. «Lavorerò insieme ad Alessandro Gigno Vigna - dichiara Sento, storica militante leghista del Canavese -. Di certo quando ci sarà un nuovo congresso provinciale mi ricandiderò».

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