World News in Italian

Taser a Pavia, il caso in prefettura: «Vigili pronti allo sciopero»

Taser a Pavia, il caso in prefettura: «Vigili pronti allo sciopero»

Oggi confronto col Comune dopo la revoca dell’arma elettrica appena introdotta. La Uil: «Gli agenti di polizia locale sono stati privati di uno strumento essenziale»

PAVIA. Braccio di ferro Comune-vigili dopo lo stop al taser per la polizia locale di Pavia, primo capoluogo lombardo che l’ha adottato in aprile e primo a fare retromarcia: adesso il caso finisce sul tavolo della prefetta Francesca De Carlini, che oggi pomeriggio ha convocato i rappresentanti dell’amministrazione e quelli della Uil Fpl, sigla che venerdì ha indetto lo stato d’agitazione in protesta contro la sospensione temporanea disposta dall’assessore Faldini (Facciamo centro): si tratta della procedura che prelude all’eventuale sciopero, e la convocazione in prefettura è uno dei passaggi formali da rispettare prima che gli agenti decidano di incrociare le braccia.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14453682]]

«Ridateci il taser»

«Siamo pronti a tutto, anche allo sciopero. Il taser va reinserito nella dotazione della polizia locale di Pavia» dichiara Giovanni Latiano, coordinatore della polizia locale della Uil Fpl, sigla che si è schierata contro la decisione condivisa dalla giunta del sindaco Michele Lissia (Partito democratico).

La convocazione in prefettura è l’ultimo tassello di un’agitazione che va avanti dal cinque luglio, cioè da quando l’assessore alla Polizia locale Faldini ha disposto la sospensione della arma spara-dardi che infliggono una dolorosa scossa elettrica, capace di raggiungere i 50mila volt per sedare soggetti aggressivi o potenzialmente pericolosi: due quelle in dotazione alla polizia locale, fornite ad altrettante pattuglie in servizio su tre turni giornalieri. In tutto, dodici vigili e vigilesse hanno seguito l’apposito corso di formazione per maneggiare i taser: finora non sono stati utilizzati in servizio, ma la sospensione è stata subito osteggiata dalla maggior parte degli agenti che l’undici luglio si sono riuniti in un’assemblea, indetta dal sindacato Uil Fpl.

La settimana scorsa è stato deciso lo stato di agitazione, oggi l’incontro in prefettura tra le due Comune e rappresentanti dei lavoratori.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14493742]]

«Difficile tornare indietro»

Al tavolo ci sarà Faldini a rappresentare il Comune, che tiene il punto sulla decisione presa: «Siamo aperti al dialogo e per questo ascolteremo le ragioni del sindacato, ma dato che si tratta di una decisione politica, condivisa tra tutti i componenti della giunta, difficile che si possa tornare indietro sui nostri passi» ha detto l’assessore alla Polizia locale, che in più di un’occasione ha espresso perplessità in merito al taser per la polizia locale, ribadendo che la nuova giunta ha intenzione di puntare sulla prevenzione del disagio sociale più che sulla repressione.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14491499]]

Faldini, inoltre, ha espresso perplessità in merito alla pistola elettrica, arma controversa ma in uso alle polizia di un centinaio di Paesi, e da tempo e agganciata ai cinturoni di poliziotti e carabinieri.

Diversi report ne hanno tuttavia messo in dubbio la non letalità, se usata contro persone dalla salute incerta. Il sindacato Uil Fpl, tuttavia, ha intenzione di andare avanti. «La decisione politica della giunta è legittima ma discutibile – aggiunge Latiano – non è mai successo che la sperimentazione del taser venisse interrotta. Il fatto che Pavia sia una piccola città non è una buona motivazione per privare gli agenti di uno strumento utile e necessario, visto che i compiti in appoggio alle altre forze dell’ordine sono aumentati. Che si tratti di Milano, Pavia o Roma, i criminali ci sono in ogni città».

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14469026]]

Читайте на 123ru.net