Colpisce la moglie in pieno volto con un ferro da stiro: marito violento arrestato a Padova
foto da Quotidiani locali
Nella giornata di giovedì 22 luglio, la Polizia di Stato ha arrestato un 48enne cittadino rumeno, responsabile nel 2021 di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della compagna. L'ordine di carcerazione è stato eseguito su disposizione della Procura della Repubblica.
L’uomo, già soggetto a misure cautelari come l'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima, è stato rintracciato nel pomeriggio di lunedì 22 luglio nel centro cittadino da personale delle Volanti e della Divisione Anticrimine – Sezione Misure di Sicurezza e Giudiziarie.
Dovrà scontare una condanna di 2 anni e 5 mesi per aver ripetutamente inflitto violenza fisica e psicologica alla moglie, spesso sotto l'effetto di alcol. Tra i vari episodi, uno particolarmente grave lo ha visto lanciare un ferro da stiro contro il volto della compagna, causandole lesioni guaribili in 30 giorni.
Aumento degli ammonimenti per violenza di genere
Parallelamente all’attività di contrasto, continua incessante anche l’attività di prevenzione al fenomeno della violenza domestica e di genere. Dall'inizio dell'anno, il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha emesso 113 ammonimenti per violenza domestica e 35 per stalking, per un totale di 148 provvedimenti.
Nel medesimo periodo del 2023, i provvedimenti erano stati 71, segnando un incremento significativo.
Gli ammonimenti, strumenti preventivi essenziali, garantiscono una tutela rapida e anticipata alle vittime, fungendo da avvertimento per gli autori di violenza di astenersi dal commettere ulteriori reati. La procedura per richiedere un ammonimento è semplice: la vittima può esporre i fatti in qualsiasi Ufficio di Polizia, e dopo una veloce istruttoria, il Questore adotta il provvedimento.
Nuove disposizioni legislative
La legge 168 del 24 novembre scorso ha ulteriormente ampliato le possibilità di intervento del Questore, permettendo l'ammonimento d'ufficio anche al primo segnale di violenza, senza necessità di una formale richiesta da parte della vittima. Segnalazioni di terze persone, come vicini di casa, possono attivare il procedimento amministrativo, garantendo così supporto anche alle vittime che non riescono a denunciare autonomamente.
Le generalità dei segnalanti restano confidenziali, permettendo di proteggere le vittime e facilitare l'intervento delle autorità.