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Clizia e Paolo, sposi da zuffa social



Il giornalista statunitense David Brinkley disse: «La persona di successo è quella che riesce a stabilire basi solide con i mattoni che le vengono tirati addosso». Se è così, ci aspettiamo di veder diventare Clizia Incorvaia ora in Ciavarro più nota e ammirata di Marilyn Monroe, perché ha raccolto parecchi mattoni. In occasione del suo matrimonio con Paolo Ciavarro, il 12 luglio sulla spiaggia di Forte dei Marmi, i commenti suoi profili social sono esplosi di critiche, particolarmente accanite su di lei: «Lui elegante, di classe, sobrio, ben educato, bello e contenuto. Lei priva di ogni forma di eleganza e piena di sé. Non sei a un party a Formentera, ma al tuo matrimonio, hai 45 anni e le treccine falle fare a tua figlia». «Ma non ci arriva?», «Ne avesse azzeccata una, tra capelli, abito e il bouquet».

Bouquet celeste, essendo al mare, abito nuziale di Annabel di Galia Lahav, modello strapless, cioè senza spalline, a sirena con guanti, treccina e perle tra i capelli. Secondo abito: minidress bianco, sexy e glitterato, sempre di Galia Lahav, che sebbene faccia schifo a metà commentatori, pare sia andato sold out... Intanto, c’è chi ha rievocato addirittura Cicciolina: «Ilona Staller è la musa ispiratrice della sposa, manca solo il peluche». Ma sono arrivati i fan a difendere lei e per estensione Clizia: «Capirai che offesa, Ilona Staller era bellissima!». Le critiche hanno colto anche la sorella Micol, abbigliata con un miniabito Airina di Nana Jacqueline, stilista da matrimonio e cerimonia, evidentemente non per chi ha commentato: «E la sorella? Abito adatto a tutto ma non a un matrimonio».

Anche per Eleonora Giorgi, suocera di Clizia e mamma di Paolo, non è mancato il lancio di un mattone: «Ma Eleonora? Ma cos’è quel cappello? Sembra un elfo». Mattone anche alla prima figlia di Clizia: «La bambina era vestita orrendamente con quel tulle, mi ha ricordato quelle bambole giganti che mettevano sul letto come decorazione». Meno male che accanto agli hater ci sono anche i lover, chiamiamoli così, pro Clizia: «Splendidi e innamorati, lei molto affettuosa e rispettosa con la suocera e vado contro tutte le malelingue che parlano tanto per parlare: se vi occupaste dei vostri problemi non vi rimarrebbe nemmeno il tempo di respirare, altroché».

«Si fanno gli auguri agli sposi, non le critiche! La cosa brutta è che questi commenti arrivano da altre donne». «Amore vero, bellissima coppi». «Tantissimi auguri e speriamo che questo matrimonio siaun esempio di semplicità da seguire». «Clizia e Paolo sono stati molto bravi a fare qualcosa di molto molto sobrio, non appariscente, bravi, la nuova linea da tenere per gli influencer deve essere questa!».

Ehm, forse anche la linea di condotta per alcuni commentatori?

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