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Campione italiano a 36 anni: nono titolo per Regalbuto

Campione italiano a 36 anni: nono titolo per Regalbuto

foto da Quotidiani locali

PAVIA. A volte ritornano e vincono ancora in una disciplina impegnativa come il canottaggio, in un’età in cui o si è smesso da tempo di remare o si gareggia nei master.

Non sono gli anni, infatti, a fermare l’“Highlander” Corrado Regalbuto, che, arrivato a 36 primavere, due studi avviati di pediatria, uno a Pavia ed uno a Varese, si è tolto la soddisfazione di vincere il suo nono campionato italiano assoluto di canottaggio vogando sull’otto pesi leggeri della Canottieri Gavirate. «E’ stata una faticaccia ma sono strafelice – sorride Corrado – avevo vinto quattro anni fa l’ultimo titolo italiano assoluto, poi tra problemi personali e di lavoro, non solo avevo mollato il canottaggio ma mi stavo anche per trasferire in un’altra regione. Lo scorso anno ho deciso di riprendere in mano la mia vita e sono tornato al primo amore sportivo, il canottaggio, grazie a Giovanni Calabrese. Ho ripreso a remare, però, con una testa diversa da quando ero un ragazzo, per arrivare a togliermi questa che sarà la mia ultima soddisfazione sportiva, poi magari mollo gli assoluti e passo fra i master, ma non sono ancora pronto per gareggiare fra i “vecchietti».

L’età? «In certi frangenti pesa perché mi devo allenare con tutti ragazzi più giovani che spingono sempre al massimo. In compenso ho acquisito quell’esperienza che fa la differenza. Vuole sapere un segreto? Riesco ancora a divertirmi in barca».

Due studi di pediatria, chilometri su chilometri per andare a lavorare e ad allenarsi, spostandosi su e giù tra lago e Ticino. Chi glielo lo ha fatto fare? «Il desiderio di dimostrare che posso giocarmela ancora con i più giovani – ride Corrado – la molla è la forza di volontà. Le cose se si vogliono fare si possono fare tutte. Chiaro che poi cambiano le priorità, non ho più l’ansia del risultato e il dovermi per forza allenare a tutti i costi, sempre e comunque».

Corrado ha un passato da canottiere azzurro: una medaglia d’oro in Coppa del mondo, un oro agli europei, tre argenti mondiali, sei campionati italiani e quattro vittorie con l’armo universitario nella regata Pavia Pisa. Corrado ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia all’università di Pavia.

«La cosa più bella è quando hai attorno ragazzi di 10 o 15 anni meno di te che ti sfidano – sorride Corrado – oltre ad arrivargli ancora davanti, mi prendono come esempio. Quante volte mi alleno? Mediamente una volta al giorno, tranne quando sono sotto gara che arrivo anche a nove alla settimana». Socio del Cus Pavia, per il quale ha remato per anni, socio Panathlon, Corrado partecipa alla vita sportiva cittadina, anche se per remare è tornato sul lago di Varese.

«Oggi sono a remare a Gavirate perché sul Ticino è quasi impossibile, domani non so – chiude Regalbuto – a Pavia potrei tornare a lavorare al San Matteo e magari avviare la carriera universitaria, ma a vogare non credo».

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