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“L’Ue boccia l’Italia”: la sinistra se la canta e se la suona sul rapporto sullo Stato di diritto. Con l’aiutino di Soros

rapporto stato di diritto

La Commissione europea ha pubblicato il rapporto sullo Stato di diritto, che analizza la situazione dello Stato di diritto in ogni Stato membro e se esistono gravi problemi in alcuni Paesi, includendo una serie di raccomandazioni specifiche che, pur non legalmente vincolanti per i governi, richiamano l’attenzione dei media su eventuali criticità. Ora il problema […]

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rapporto stato di diritto

La Commissione europea ha pubblicato il rapporto sullo Stato di diritto, che analizza la situazione dello Stato di diritto in ogni Stato membro e se esistono gravi problemi in alcuni Paesi, includendo una serie di raccomandazioni specifiche che, pur non legalmente vincolanti per i governi, richiamano l’attenzione dei media su eventuali criticità. Ora il problema è che il rapporto viene scritto sulla base anche di una serie di contributi e audizioni di soggetti che non sempre danno garanzia di terzietà. Un esempio su tutti: per l’Italia è stata ascoltata anche la Open society di George Soros, della quale di recente sono emersi una serie di finanziamenti indiretti proprio ai partiti della sinistra italiana.

Il rapporto della Commissione Ue che piace tanto alla sinistra

Non stupisce più di tanto, quindi, che in questo rapporto vengano mossi rilievi all’Italia su temi guarda caso molto cari alla sinistra, dalla libertà di stampa al conflitto d’interessi, dall’indipendenza della magistratura e ai diritti umani, fino alle riforme. Quanto basta e anche di più per rivitalizzare le pulsioni anti-italiane che non mancano mai da quelle parti. “L’Europa boccia l’Italia di Meloni. Riforme istituzionali, assalto alla tv pubblica, smantellamento di procedure di garanzia spingono il nostro Paese non solo a destra ma fuori. Fuori dai parametri delle democrazie occidentali e fuori dai luoghi delle decisioni. Mai accaduto”, ha commentato su X la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga.

Gasparri: “Respingiamo al mittente, quale legittimità democratica ha chi scrive questi presunti report europei?”

“Non si capisce quale legittimazione democratica abbiano certi estensori di presunti report europei”, ha commentato il capogruppo di FI al Sento, Maurizio Gasparri. “Ad esempio – ha spiegato – si dice che con la riforma del premierato in Italia il capo dello Stato non potrebbe trovare maggioranze alternative. Alternative a che? Alla volontà degli elettori? Noi stiamo facendo una riforma per rafforzare la democrazia. Chi straparla, ignoto, difendendo la logica dei ribaltoni è un nemico della democrazia. Questi autori di Country Report vengano in vacanza in Italia e impareranno molte cose buone”.

Gasparri, poi, ha chiarito anche che “respingiamo al mittente le raccomandazioni che si dice provengano dalla Commissione Ue (quale Commissione? Visto che si deve rinnovare), in materia di informazione all’Italia. Siamo la culla della democrazia e del pluralismo”. “Si preoccupino piuttosto del fatto che in Germania i nazisti hanno preso il 16% dei voti e che in Francia i sostenitori di Hamas pretendono la guida del governo. Questi sono i pericoli per l’Europa. Non altri”, ha aggiunto Gasparri, auspicando che “questi sedicenti rappresentanti di una Commissione che non c’è più si trovino qualcosa da fare”.

 

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