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Venezia protesta contro Brugnaro: «Torniamo al voto, la città non può più aspettare»

Venezia protesta contro Brugnaro: «Torniamo al voto, la città non può più aspettare»

Sono in centinaia a Campo Santa Margherita per chiedere al sindaco di dimettersi dopo dopo il terremoto giudiziario dello scorso 16 luglio

«Torniamo al voto. La città non può più aspettare». È iniziata con queste parole l’assemblea pubblica con almeno 300 persone in Campo Santa Margherita, organizzata dai sei gruppi consiliari dell’opposizione. L’inizio è stato preceduto dall’invito ai cittadini di andare tutti a Mestre venerdì 2 agosto al consiglio comunale dove sarà presente il sindaco Luigi Brugnaro al quale è stato chiesto chiarezza dopo il terremoto giudiziario dello scorso 16 luglio che ha portato all’arresto dell’assessore Renato Boraso e a 32 indagati. Ad aprire gli interventi è stato il già sindacalista Salvatore Lihard, chiamato come moderatore.

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Davanti a un lenzuolo bianco con la scritta “Brugnaro Dimettiti” Lihard ha introdotto la prima tappa di un percorso volto a chiedere un passo indietro alla Giunta de sindaco. «La città non può più aspettare e deve andare oltre all’iter giudiziario» ha detto Lihard «Il vaso di Pandora è stato scoperto e sta mostrando un sistema putrido che deturpa l’immagine di Venezia».

Dopo alcuni interventi di associazioni la prima consigliera comunale a parlare è stata Monica Sambo del Pd: «I partiti di maggioranza che in queste ore stanno cercando di smarcarsi devono chiedere insieme a noi al sindaco di dimettersi. È evidente che questa amministrazione in questi nove anni non ha fatto l’interesse della città ma solo quelli privati. Ora basta». In modo alternato, consiglieri, associazioni e comitati sono intervenuti uniti dallo stesso filo conduttore: “Brugnaro dimettiti”.

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