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Tofane, fulmine o guasto elettrico: «Funivia a norma, nessun rischio»

Tofane, fulmine o guasto elettrico: «Funivia a norma, nessun rischio»

È entrato in funzione il motore di riserva. Il sindaco di Cortina: «I nostri impianti sempre revisionati»

«Posso dire solo che non c’è stato alcun problema relativo alla sicurezza. Che è garantita nel nostro come negli altri impianti». Terrore sulle Tofane per il guasto alla cabina della funivia, domenica scorsa, con trenta persone a bordo che si sono trovare sospese nel vuoto per minuti dopo lo sganciamento violento della cabina. A parlare è Roberto Rimoldi, caposervizio della funivia Freccia del Cielo, dove è avvenuto l’incidente.

Rimoldi, per quanto riguarda lo sganciamento improvviso della cabina dalla partenza di Ra Valles, non va però oltre: «La società ha deciso di mantenere il necessario riserbo». Comunque, ha tenuto a precisare: «Non c’è stato alcun incidente. Una cosa normalissima come quella di domenica è stata fatta passare per una cosa tragica».

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Eppure è stata tanta la paura, lunghi minuti di terrore da parte dei 30 turisti che si trovavano a bordo. L’origine del problema sarebbe «un guasto elettrico», si sente dire in ambienti vicini all’azienda di Mario Vascellari, impiantista storico. Si parla di un fusibile che sarebbe saltato. Probabilmente a seguito della caduta di un fulmine.

In quei minuti c’era infatti maltempo, sulle Tofane. È intervenuto anche uno sbalzo di corrente? Di certo si sa che lo sganciamento ha fatto entrare in funzione il freno di emergenza; la cabina però è oscillata, nel vuoto, e a bordo c’è stato il panico. L’addetto ai comandi, presente nell’abitacolo, ha cercato di rassicurare i turisti, spiegando che il secondo motore dell’impianto avrebbe riportato la cabina al sicuro.

Negli impianti di nuova generazione, l’apparato elettronico è sofisticatissimo, e a volte capita – come si ammette da parte degli impiantisti – che possa saltare in conseguenza di qualche problema elettrico. È anche accaduto, l’autunno scorso, che un fulmine si sia scagliato contro un pianto che era fermo da tempo, creando notevoli danni. Quando è in corso un temporale funivie, cabinovie e ovviamente le seggiovie si fermano. Se dovessero essere già in movimento, le cabine proseguono il tratto ancora da compiere perché è inimmaginabile che possano fermarsi e farsi dondolare dalle raffiche di vento.

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E l’altro pomeriggio, a Ra Valles, le condizioni del tempo non erano delle migliori. I problemi erano iniziati al mattino, a causa dei temporali che imperversavano nella conca ampezzana. La società funiviaria aveva già chiuso temporaneamente, in via precauzionale, gli impianti dei tre tronchi della Freccia nel Cielo: il primo porta dal piazzale di Cortina a Col Druscié (1.778 metri), il secondo a Ra Valles (2.470 m), il terzo sulla Tofana di Mezzo (3.244), da dove si ammira un panorama mozzafiato. L’inconveniente alla cabina dei 30 turisti è capitato nella fase di discesa da cima Tofana, verso le 16.

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Chi ritiene di avere qualche conto in sospeso con Cortina e i suoi impianti, si chiede se a un anno e mezzo dai Giochi olimpici e paralimpici possono accadere episodi come quelli avvenuti. Dice Marco Zardini, presidente del Consorzio Cortina Swiworld: «Figuriamoci se qualche collega, di Cortina o delle Dolomiti, può permettersi di trascurare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. O di non rispettare le scadenze delle revisioni. Sono tutti interventi che non dipendono dai proprietari gestori, ma che avvengono in conseguenza di atti emanati da parte di autorità ed enti pubblici indipendenti, che non ti fanno funzionare se non rispetti i regolamenti. Quindi da questo punto di vista siamo super sicuri. Ed ecco perché le nostre società investono fior di quattrini».

Che dice il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi? «Non ho contezza puntuale di quanto accaduto. Però posso testimoniare che la Società Tofane è quanto di più serio, professionale e trasparente ci si possa attendere dal delicato mondo del trasporto a fune. L’azienda, fra l’altro, ha investito un sacco di quattrini, l’ultimo impianto nuovo è del 2021, e ha in programma ulteriori progetti di riqualificazione». E poi, aggiunge il sindaco di Cortina, la sicurezza dell’impianto è dimostrata dal fatto che i passeggeri della funivia: «Non hanno avuto nessuna conseguenza: insomma, il sistema di sicurezza ha funzionato».

E le ripercussioni sul turismo? «Sinceramente no – dicono allo Iat – nessuna ripercussione turistica. Quello che è successo domenica alla funivia lo abbiamo letto anche noi sul giornale, ma nessuno è venuto qui a chiederci se la funivia è pericolosa o altro o a chiederci disdette, né italiani, né stranieri, che al momento sono la maggioranza».

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