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Maturità, all’Isis Pertini di Monfalcone ben 7 “centine”: la dedica del voto alla prof scomparsa

Maturità, all’Isis Pertini di Monfalcone ben 7 “centine”: la dedica del voto alla prof scomparsa

foto da Quotidiani locali

MONFALCONE All’Isis Pertini di Monfalcone è stata scritta una pagina storica di eccellenze. Per la prima volta, infatti, l’anno scolastico si tinge di “rosa” con ben sette studentesse festeggiate ieri nella sede di via Boito, diplomate con il massimo dei voti. A raggiungere 100/100 sono state infatti cinque dell’indirizzo “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”: Ilaria Benotto, Gabrielle Inglese, Emina Nurikic, Rebecca Sepe e Giulia Bedin e due del “Tecnico per il Turismo” Emily Brighi e Andrea Gruden.

«Sono ragazze – sottolinea la dirigente Carmela Piraino, in sintonia con la vicepreside Debora Vianello, – che hanno lavorato sodo per cinque anni specie nel biennio, con la pandemia che ha costretto gli studenti a casa tra paure e condizionamenti, ma che hanno affrontato con coraggio e caparbietà. Sono davvero fiera del risultato perché tutti i “100” sono traguardi di percorsi scolastici e personali davvero unici».

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«Le studentesse – aggiunge la dirigente Piraino – hanno dimostrato costanza e responsabilità. Un grazie anche ai docenti che sono stati “allenatori” eccellenti, alle famiglie e alle ragazze che hanno brillato di tutte le sfumature possibili».

Ma nella festa è ancora viva l’emozione per la vicepreside Donatella Campagna, monfalconese, scomparsa a luglio 2023 a 56 anni dopo una vita dedicata agli studenti. Dal 2008 insegnava Psicologia. «Vogliamo dedicare la nostra maturità – dicono le ragazze – alla professoressa Donatella che aveva un dono importante: i rapporti personali con noi studenti».

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Nel futuro di alcune di queste ragazze un ampio spettro di possibilità: dalle facoltà universitarie all’assistenza dei carcerati, dalle assunzioni in pizzeria alle fattorie del Carso. Per Ilaria Benotto si apre la strada per Psicologia a Trieste. «Intanto – dice – adesso mi prendo un periodo di riposo e vado a Bali. Amo i paesi esotici».

Gabrielle Inglese è molto spigliata e racconta che come regalo di diploma ha avuto solo «una pacca sulla spalla» dai nonni Luisa e Nino e le congratulazioni della sorella Asia e del fratello Patrik. «Nonostante il nome e cognome di una straniera – afferma – sono una bisiaca doc. Ho un appuntamento importante per il futuro, voglio dedicarmi a coloro che hanno delle dipendenze. Avrei piacere di lavorare per i carcerati a Gorizia, aiutarli per dare loro una seconda possibilità. Non bisogna eliminarli dalla società».

Emina Nurikic, originaria della Bosnia, vive da cinque anni a Monfalcone e parla un italiano perfetto. «All’inizio comunicavo in inglese con i compagni – dice – tutti si impegnavano per farmi capire. Durante il Covid, costretta a stare a casa, ho visto tanta tv italiana, documentari e anche film horror che mi piacciono tanto. Mi piacerebbe fare Fisioterapia, sto già studiando per il test».

Per Rebecca Sepe basta scuola, anche se le piace la Matematica. «Vorrei tanto lavorare in pizzeria – dice – spero di trovare presto lavoro». Emily Brighi ha avuto come regalo dai suoi un orologio «contapassi», un braccialetto e un mazzo di fiori. «Amo correre in bicicletta – dice sorridendo – ma anche girare il mondo».

Andrea Gruden è invece una ragazza che sogna di lavorare in una fattoria. «L’ho vista a Polazzo sul Carso– afferma – mi attirano molto gli animali. Sono tanto simpatici gli asini». —

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