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Mestre, degrado e occupazioni abusive: il condominio Turati chiede aiuto all’Adico

Mestre, degrado e occupazioni abusive: il condominio Turati chiede aiuto all’Adico

foto da Quotidiani locali

Sporcizia, escrementi umani, portoni divelti. Ma, soprattutto, occupazioni abusive, spaccio, forse ricettazione. Nel condominio Turati della zona “Altobello”, in via Bissolati, la disperazione degli inquilini non intende dare spazio alla rassegnazione, neanche di fronte a un contesto che pare ormai fuori controllo.

Proprio per questo, alcuni residenti della palazzina hanno deciso di rivolgersi all’Adico per invitare l’Ater a risolvere una volta per tutte e in modo radicale, la situazione di degrado radicatasi in una zona mestrina di fatto molto centrale.

«Gli inquilini» commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione «sono in regola con i pagamenti come conferma lo stesso amministratore, anche lui in prima linea per chiedere all’Ater un intervento risolutivo. In quel condominio, per quanto ci è stato riferito, non si vive più. Le famiglie oneste, molto spesso composte da persone anziane, devono convivere con personaggi tutt’altro che raccomandabili e anche con una condizione igienica ormai intollerabile. Dopo tanti appelli l’azienda deve per forza intervenire e il fatto che gli inquilini abbiamo voluto coinvolgere anche un ufficio legale, il nostro, la dice lunga sulla volontà di ridare dignità a quell’area».

E ancora: «Secondo quanto denunciato da chi abita nel condominio Turati, la principale criticità riguarda l’occupazione abusiva di alcuni appartamenti e dei garage, divenuti, a detta degli inquilini, locali di spaccio e di ricettazione. Le parti comuni risultano danneggiate, comprese le automobili dei residenti. Sporcizia, escrementi umani, degrado, fanno da contorno alle attività illecite in un contesto dove, da sempre, vivono persone “normali”, che pagano con regolarità affitti e spese condominiali».

Infine: «Con il nostro ufficio legale» spiega Garofolini «chiederemo anche noi una risoluzione immediata del problema. Non è giusto che chi abita lì debba aver paura a tornare a casa e sia costretto a vivere nella sporcizia perché neanche le persone delegate alle pulizie possono fare nulla contro questo sfacelo. A fronte di un mancato intervento da parte dell’Ater, gli stessi inquilini minacciano che non pagheranno più l’affitto. Ci auguriamo che anche con il nostro intervento non si debba arrivare a questa soluzione estrema».

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