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Cavalcaferrovia di Busche chiuso, la protesta di Confartigianato

Cavalcaferrovia di Busche chiuso, la protesta di Confartigianato

L’associazione ha scritto al prefetto: «Grosso disagio per il trasporto merci diretto alla zona industriale di Villapaiera»

Confartigianato Imprese Belluno ha inviato una lettera al prefetto di Belluno e ad Anas. Il motivo: per consentire la prosecuzione dei lavori di demolizione e ricostruzione del cavalcaferrovia di Busche, in provincia di Belluno, Anas ha programmato la chiusura al traffico della strada statale 50 “del Grappa e Passo Rolle” che sarà in vigore da lunedì 29 luglio fino al 15 ottobre. E durante la chiusura, i veicoli leggeri con peso inferiore a 7,5 tonnellate, i mezzi del trasporto pubblico locale, i bus sostituivi del servizio ferroviario e i mezzi di soccorso saranno indirizzati su una bretella provvisoria di collegamento che attraversa la linea ferroviaria. Lungo il tracciato è previsto il doppio senso di circolazione ad eccezione di un tratto centrale dove il transito sarà regolato a senso alternato da un semaforo.

Ma per i veicoli con peso superiore a 7,5 tonnellate la viabilità alternativa è costituita dalle SR348, SP1 e SP1bis. E qui viene il punto: «Alcune aziende di Mestiere Trasporto Merci associate a Confartigianato Imprese Belluno lamentano un forte disagio derivante dalla chiusura» dice Confartigianato, «riscontrando una netta difficoltà nell’accesso alla zona industriale di Villapaiera, sia per il carico e lo scarico delle merci, sia per l’effettuazione di altri servizi di logistica».

Il presidente del Mestiere Trasporto Merci di Confartigianato Belluno, Daniele De Bona, commenta: «È necessario collaborare per trovare una soluzione alternativa, soprattutto se si considerano i disagi già causati dalla precedente chiusura del tratto di strada in questione. La deviazione imposta del flusso stradale comporta un allungamento dei tempi di guida. Considerando che come autotrasportatori dobbiamo rispettare uno specifico limite orario giornaliero, tale situazione incide sull’organizzazione operativa delle aziende, impedendo così di portare a compimento i servizi contrattualizzati con la clientela».

A fronte delle segnalazioni, Confartigianato Imprese Belluno ha inviato una lettera formale alla prefettura di Belluno e ad Anas per valutare la possibilità di prevedere per gli autotrasportatori che debbano accedere alla zona industriale delle deroghe per particolari esigenze lavorative, se necessario limitando tale previsione a determinati periodi della giornata.

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