World News in Italian

Le Olimpiadi di Parigi e l’oro dell’atletica

La sera del 1° agosto 2021 la storia (recente) dell’atletica italiana cambiò. A Tokyo, nel giro di qualche minuto, Gianmarco Tamberi si impose nel salto in alto, dividendo l’oro con Mutaz Barshim, quindi Marcell Jacobs vinse i 100 metri. Due successi ai Giochi Olimpici per gli azzurri: chi l’avrebbe mai detto?

Coincidenza vuole che, a Parigi, la regina degli sport faccia il suo ingresso proprio il 1° agosto, quando saranno passati tre anni da quei magici attimi.

Da comprimaria, perché tale era prima di volare in Giappone, l’Italia si presenta in Francia vestendo i panni della potenziale protagonista. Pronta a portare a Roma qualche medaglia olimpica.

Nuovo registro

La nazionale si presentò a Tokyo a fari spenti. Tra i Giochi di Rio del 2016 e i mondiali di Londra (2017) e Doha (2019) aveva conquistato due soli bronzi, arrivati nella marcia con Antonella Palmisano (in Inghilterra sulla 20 km) e ad Eleonora Giorgia (in Qatar sulla 50 km).

Nella capitale giapponese la rivoluzione: le affermazioni di Jacobs e Tamberi, i successi di Palmisano e Massimo Stano (20 km di marcia) e l’incredibile trionfo nella 4x100 maschile. Cinque ori e il secondo posto nel medagliere alle spalle degli Stati Uniti. Da non credere.

L’Italia, ai mondiali di Eugene (2022) e di Budapest (2023), non ha ripetuto quei risultati, ma ha consolidato la sua posizione nel panorama dell’atletica iridata. Ai campionati Europei di Roma ha conquistato ben 24 medaglie, tra cui 11 titoli: la concorrenza mondiale è maggiore, ma gli azzurri a Parigi possono puntare molto in alto. Si è di fronte a un’ottima generazione di talenti e i ragazzi sono cresciuti grazie alle tante gare disputate all’estero. Infine l’atmosfera in nazionale è eccellente.

I primi assi

Va così che il 1° agosto Palmisano (data in formissima dopo il lavoro in quota a Roccacarso) e Stano (non al top, ma combattivo) sognano il bis sui 20 km di marcia.

Due giorni dopo sarà la volta di Leonardo Fabbri, che nel getto del peso può ambire all’oro forte del successo di Londra nell’ultima uscita in Diamond League e di 22,95 (record italiano) che corrisponde alla seconda misura iridata del 2024.

Dopo la finale dei 100 metri, occhio alla pedana di salto in lungo, dove gli astri nascenti Larissa Iapichino e Mattia Furlani hanno in canna il balzo da medaglia.

Gli argenti europei di Roma fanno intravedere questo tipo di prospettiva. Nel mezzo la staffetta mista di marcia, in cui indipendentemente dal duetto che sarà scelto, l’Italia ha tutto per arrivare a podio. In gara nei 5000 e 10000 la campionessa europea Nadia Battocletti: con le rivali etiope e keniane la concorrenza sarà altissima, già arrivare tra le prime otto sarà un grande risultato.

Il gran finale

Toccherà a Lorenzo Simonelli, campione europeo nei 110 ostacoli con un eccellente 13’’05, pronto a sfidare un marziano come Grant Holloway e infilarsi nel dominio Usa di specialità. Ce la può fare. Quindi la 4x100 maschile azzurra: quartetto da definire, perché c’è un Chituru Ali che chiama spazio, ma gli azzurri partono da campioni in carica. Problemi di abbonsanza insomma. Tra i 400 ostacoli e gli 800 uomini, in cui Alessandro Sibilio e Catalin Tecuceanu provano a inserirsi nel contesto medaglie così come Andy Diaz nel salto triplo, la maratona con l’ambizioso Yemen Crippa e, in particolare, il salto in alto. Tamberi prova va a caccia della clamorosa doppietta.

A Roma (come Crippa nella mezza maratona) ha vinto il titolo, firmando la miglior misura mondiale stagionale (2,37). L’Italia è con lui e con tutti gli azzurri. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Читайте на 123ru.net