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Parigi 2024, Vavassori e Bolelli: “Abbiamo fiducia. Sono gli altri ad aver più paura di noi” [ESCLUSIVA]

Andrea Vavassori e Simone Bolelli, subito dopo il sorteggio del tabellone (riguardante il doppio) dei Giochi Olimpici in quel di Parigi, sono stati intervistati dal Direttore Ubaldo Scanagatta. I due tennisti azzurri hanno rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti.

Scanagatta: Siamo qui con Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Siete i numeri uno, quindi grosse responsabilità. Però, peggio di così, almeno dal mio punto di vista, non poteva andare. Subito Granollers in coppia con Carreno Busta, poi ci sono Ebden e Peers, poi Mektic e Pavic. Insomma, come poteva andar peggio?
(Vavassori): “Arriviamo qui con tanta fiducia. Sono loro ad aver più paura di noi, rispetto a quella che noi abbiamo di loro. Noi sappiamo che dobbiamo pensare al nostro e fare il meglio che possiamo. Ogni partita è difficile, al di là dell’avversario. Del resto, parteciperemo ad uno degli eventi sportivi più grandi e sarà sicuramente difficile arrivare in fondo. Anche per loro, quindi, saranno partite toste.

Scanagatta: Simone, queste coppie di cui ho appena parlato, meglio affrontarle sulla terra rossa rispetto ad altre superfici?
(Bolelli): “Beh, sicuramente quella è una chiave che abbiamo a nostro favore. Sulla terra rossa sarà difficile giocare contro di noi e poi, come ha detto Andrea, qui ogni partita è difficile. Son tutte coppie fortissime, indipendentemente dall’essere teste di serie numero 1, 2 o quello che è. Andiamo in campo con tanta fiducia, veniamo da un anno molto buono. Dobbiamo cercare di essere preparati e di dare il meglio…”

Scanagatta: E’ un po’ un terno al lotto questo fatto del tie-break e del terzo Set?
(Bolelli): “Non c’è punto secco. Di conseguenza ci sarà più margine. Può essere un vantaggio.”

Scanagatta: Andrea Vavassori quasi pensava di non disputarle mai le Olimpiadi e invece è diventato una sorta di stacanovista: singolare, doppio, misto. Menomale che non fai il doppio femminile…
(Vavassori): “Sì, è stata una cosa completamente inaspettata. Mi dispiace per Jannik, era comunque il nostro portabandiera assoluto del tennis. E lo stesso vale per Cobolli. Se lo sarebbe meritato lui di essere qui. Però, purtroppo, le regole sono queste. Ovviamente, io non mi sono tirato indietro e giocherò tutto quello che posso.”

Scanagatta: Tra l’altro Martinez è un avversario abbordabile, che si può battere…
(Vavassori): “Martinez è un mio amico, ma resta un avversario ostico. Contro di lui ho vinto due volte e perso in un’occasione, a Malaga, dopo una lotta pazzesca di tre ore. Sarà una bella partita e cercheremo di dare tutto in tutte le discipline…”

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