Il progetto presenta problemi, cantiere fermo alla scuola “Caprin” di Trieste
TRIESTE. Mercoledì 31 luglio il sindaco Roberto Dipiazza, l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi e i tecnici dell’edilizia scolastica affronteranno un serio problema: come proseguire le opere di riqualificazione inerenti alla secondaria di primo grado “Giuseppe Caprin” in salita di Zugnano, zona Valmaura, ferme da alcuni mesi. A indicare la data dell’appuntamento “interno” la stessa Lodi.
E’ uno dei “cantierissimi” avviati dal Comune in ambito scolastico: 6,2 milioni di quadro economico finanziati da fonte Pnrr; la parte edile-impiantistica incide per quasi 5,4 milioni inclusivi di Iva.
Il 31 luglio è proprio una data fatidica per questo appalto, in quanto il 31 luglio di un anno fa l’appalto venne affidato alla Monticolo & Foti, che prevalse su Friulana costruzioni e sulla Cramer. Il contratto fu firmato in novembre, dopodichè si insediò il cantiere.
Il tempo di eseguire un paio di demolizioni ed ecco appalesarsi la scottante questione: cioè, previa l’effettuaziomne di alcuni test, la non coerenza tra progetto d’intervento e stato di fatto della costruzione. Progettista era stato incaricato nel 2020 lo studio Paris di Avezzano (Aquila), che redasse il lavoro - secondo quanto riporta Andrea Monticolo - sulla base di documentazione conservata dal Municipio.
Ma evidentemente qualcosa non batte, l’ingegnere Livio Paris ne è stato informato e sta procedendo ad aggiornare il progetto. Purtroppo - insiste Monticolo - si sono già persi parecchi mesi e il cantiere langue per impossibilità di procedere. Trattandosi di risorse Pnrr, occorre prestare attenzione alle stringenti tempistiche: l’impegno era stato programmato per una durata biennale di 730 giorni a partire dal novembre ’23, priorità agli adeguamenti anti-sismici e all’ammodernamento energetico. Cantiere comunque non facile per una marcata accidentalità orografica, che si era fatta sentire già all’epoca dell’edificazione a cavallo tra i decenni Sessanta e Settanta.
A disegnare un compendio scolastico, che ha ricevuto sovente critiche, fu un pool di professonisti tra i quali emergeva Aldo Rossi: gli altri erano Francesco Tentori, Giorgio Grassi, Renzo Agosto. L’incarico venne dato nel 1968, quando sindaco di Trieste era il democristiano Marcello Spaccini. Furono investiti 574 milioni per un iter edificatorio a lotti, che durò un’eternità, tant’è che negli anni Ottanta ancora se ne attendeva il completamento. La vicenda della “Caprin” è riepilogata da un articolo di Marco Ragonese apparso sulla rivista “Abitare” nel 2013.
Monticolo è preoccupato perchè, per puntare a una veloce realizzazione delle opere, si è concentrato sulla scuola, non accettando altri impegni. Non molto tempo fa gli era capitato una faccenda per certi versi analoga con la sede Ezit in via Caboto.
E un po’ è preoccupato anche Mauro Dallore, dirigente scolastico dell’Ic Valmaura. «Speriamo in una ripresa delle attività - commenta - perchè se salta il cronoprogramma, entra in crisi anche la gestione didattica». Perchè sulle 5 sezioni della “Caprin, 3 sono state trasferite alla scuola Rossetti, le altre 2 sono rimaste in un’ala in salita di Zugnano con circa 120 ragazzi e una quarantina tra docenti e personale ausiliario. Dallore già sogna, dopo un purgatorio decennale, di avere finalmente la palestra, senza transumanze verso il palazzo dello Sport e lo stadio Rocco