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Giornalista Rai ricoverato d’urgenza per il morso di un ragno violino. “Ho rischiato di accorgermene troppo tardi”

ragno violino

Un giornalista Rai è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Roma per il morso di un ragno violino nel giardino della sua villa a Sacrofano. “Ero intento ad aprire uno scatolone quando ho sentito un pizzico nella parte alta della schiena e ho notato il ragno – ha dichiarato al Messaggero, Enrico Testa, caporedattore di […]

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ragno violino

Un giornalista Rai è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Roma per il morso di un ragno violino nel giardino della sua villa a Sacrofano. “Ero intento ad aprire uno scatolone quando ho sentito un pizzico nella parte alta della schiena e ho notato il ragno – ha dichiarato al Messaggero, Enrico Testa, caporedattore di Raisport -. Poi, su consiglio della mia compagna, ho allertato il 118”.

“Sono stato morso mercoledì verso mezzogiorno, in mezzo alle scapole – racconta il giornalista all’ANSA – Stavo nel giardino di casa, a torso nudo. Un dolore forte, come fosse un sottile cacciavite arroventato”. Il morso non ha praticamente lasciato segno: “Non si vedeva quasi nulla, come un brufolino”. Per fortuna lui e la sua compagna hanno visto il ragno e sono corsi alla guardia medica: “Mi hanno aspirato il veleno con un ago, mi hanno dato le medicine del caso, mi hanno avvisato sui postumi”. Che non sono affatto piacevoli: svenimenti, bruciore, vomito, diarrea. E anche “un prurito in tutto il corpo, fortissimo, mi sono fatto male a forza di grattarmi”. Gli effetti del veleno possono durare 48 ore, gli hanno spiegato i medici; già domani potrà uscire di casa.

“Un consiglio a chi si trovasse nella mia stessa situazione? Se uno viene punto e non sa da cosa – risponde Testa – in genere non pensa al ragno violino. Rischia di accorgersene dopo tre giorni” quando il veleno ha già fatto il suo effetto, che può essere tragico: le cronache di metà luglio riportano il caso di un carabiniere morto a Palermo proprio a causa del morso del piccolo aracnide. “Se uno sente un morso particolare – è perciò il suggerimento del giornalista – si vada a fare controllare. Anche perché di questi ragni ce ne sono molti. Ne ho visto un altro a casa mia, nel mio giardino”.

Ecco i consigli della Asl Roma 3

Il ragno violino

Il ragno violino, come riporta l’informativa della Asl Roma 3, è un aracnide appartenente alla famiglia delle Sicariidae, genere Loxosceles specie rufescens – di piccole dimensioni di colore bruno-giallastro. Il suo corpo raggiunge al massimo i 9 millimetri di lunghezza; tenendo in considerazione anche le lunghe zampe, le dimensioni massime di questo ragno si aggirano intorno ai 4-5 centimetri.

Come si riconosce?

Viste le dimensioni non eccessivamente elevate e il colore non certo appariscente, unitamente al comportamento schivo e prettamente notturno, il ragno violino passa spesso inosservato e difficilmente viene identificato ad una rapida occhiata. Tuttavia, è dotato di una peculiarità che ne permette facilmente la distinzione da altri tipi di ragni. Difatti, sul cefalotorace (la parte anteriore del corpo, dove sono situati anche gli occhi, per intenderci) esso presenta una macchia di colore scuro la cui forma ricorda proprio quella di un violino

Dove si trova?

Noto anche come ragno eremita, è un animale notturno che di giorno rimane rintanato in anfratti e fessure e in casa o in edifici pubblici può trovare riparo dietro a mobili, battiscopa, all’interno delle crepe dei muri. Tra gli habitat dove vive il ragno violino ci sono anche solai, scantinati e bagni. Nella stagione più calda si può trovare anche negli spazi aperti in vicinanza delle abitazioni, come ad esempio nei giardini

Quali sono le caratteristiche del morso del ragno violino?

Questo ragno ha un’indole non aggressiva e, di fronte ad un essere umano, preferisce darsi alla fuga piuttosto di attaccare. Il morso di ragno violino, pertanto, non è così frequente, ma si verifica accidentalmente.
Inizialmente la cute interessata dal morso non presenta alterazioni. Nelle ore successive può comparire una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che, nell’arco delle 48-72 ore successive, può ulcerarsi o infettarsi.
Nei casi più gravi – fortunatamente non molto diffusi – si parla più propriamente di loxoscelismo, una sindrome che si manifesta a livello cutaneo e sistemico indotta proprio dal veleno del ragno. In questo caso, I primi sintomi (febbre, nausea, dolori muscolari e/o articolari, cefalea) del loxoscelismo possono comparire già dopo 10-20 minuti dall’avvenuto morso. Si possono manifestare in soggetti predisposti reazioni allergiche.

Cosa fare in caso di puntura del ragno violino?

• Allertare il numero di emergenza e il Centro Antiveleni, soprattutto se i sintomi locali nelle ore successive compaiono e si aggravano;
• Lavare abbondantemente con acqua e sapone, senza utilizzare disinfettanti aggressivi;
• Comprimere l’area morsa e – se sono coinvolti degli arti – mantenerli sollevati;
• Evitare di manipolare o incidere il sito in cui è presente il morso;
• Prestare attenzione alla comparsa di sintomi di qualsiasi tipo, avendo cura di monitorare l’evoluzione della lesione cutanea.

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