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Zandalasini lascia l’Italia: «Lo sport femminile ovunque è valorizzato, salvo qui da noi»

Zandalasini lascia l’Italia: «Lo sport femminile ovunque è valorizzato, salvo qui da noi»

foto da Quotidiani locali

BRONI. Cecilia Zandalasini, la star bronese della palla a spicchi di 28 anni, attualmente impegnata con le Minnesota Lynx nella Wnba, il massimo campionato professionistico americano, ha pubblicato sul suo profilo Instagram una lettera in cui esprime tutta la sua delusione per la chiusura del settore femminile della Virtus Bologna, in cui era approdata nel 2021 dopo l’esperienza triennale al Fenerbahce, in Turchia.

Al termine del torneo Oltreoceano avrebbe fatto ritorno nel capoluogo emiliano, ma invece andrà sul Bosforo, visto che nelle scorse ore ha firmato per il Galatasaray, l’altra squadra di Istanbul. «Basta allontanarsi di pochi chilometri dalle nostre Alpi per rendersi conto della rivoluzione che sta avvenendo intorno allo sport femminile, - ha scritto Zandalasini sul suo profilo Instagram - se poi si vola verso gli Stati Uniti non si trova una persona che non indossi la maglietta: "Everyone watches women’s sports" (Tutti guardano lo sport femminile). Durante questo importante periodo storico mi trovo invece a dover scrivere queste parole, parole difficilissime, disilluse, arrabbiate e tristi».

Nei giorni scorsi era arrivata la doccia gelata: «In due mesi la mia vita è passata da avere la certezza di due anni di contratto, nella città che amo (riferimento a Bologna), alla chiusura del settore femminile della mia squadra. Senza preavviso, senza segnali di avvertimento, senza garanzie e all’interno di una società che ha sempre fatto grandi proclami e rivendicato solidità e progettualità. La chiusura del progetto femminile a Bologna è un grande passo indietro non solo per la città, che vive e respira pallacanestro, ma anche per tutto il progetto nazionale. L’anno prossimo non giocherò più in Italia, non ci sono state per me le tempistiche adatte e le condizioni migliori per restare». «In questa decisione – aggiunge - c’è una grande delusione personale, per non essere riuscita ad aiutare il movimento a crescere. Vogliamo solo essere di ispirazione per tutte le bambine che vengono a vederci e che sognano di diventare come noi».

Alla fine Cecilia ha comunque parole di stima: «È importante per me ringraziare tutte le persone che in questi 3 anni hanno fatto parte del progetto Virtus Femminile. In primo luogo il presidente Zanetti, che ha creduto in questo progetto dal primo momento fino all’ultimo. Ci tengo a ringraziare tutte le mie compagne di squadra, ogni singola persona dello staff, i preparatori, i tecnici, i medici e tutti quelli che hanno reso questo viaggio possibile. Mi avete dato molto di più di quello che immaginate. Grazie a tutti i tifosi che sono venuti a sostenerci in questi anni. Alla città di Bologna, grazie. In questi 3 anni grazie a te sono riuscita a diventare una donna, ad essere me stessa ed a capire che non c’era più bisogno di nascondersi. I tuoi portici avvolgono e proteggono. Ho trovato la mia casa, e per questo non posso che dirti grazie».FRANCO SCABROSETTI

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