World News in Italian

Il degrado in pieno centro storico a Treviso: i residenti di via Risorgimento sul piede di guerra

Il degrado in pieno centro storico a Treviso: i residenti di via Risorgimento sul piede di guerra

foto da Quotidiani locali

Distesi a terra a dormire o in piedi sotto i portici a fare i loro comodi. Seduti sugli scalini ad ubriacarsi, e spesso anche a litigare, in preda all’alcol.

Attorno l’odore di una latrina a cielo aperto.

Via Risorgimento, a pochi passi dal Duomo. I residenti non ne possono più: una condizione che ormai si trascina da anni - e che avrebbe un prospettiva di soluzione- è addirittura peggiorata nelle ultime settimane. L’ex Eca, che da via Risorgimento dovrebbe andarsene, per il momento resta l’innesco del degrado. Tanto che i residenti, non solo della via, ma di tutto il quartiere, stanno pensando di organizzare una raccolta firme per chiedere una soluzione immediata al Comune.

«È un tema di sicurezza e pure di salute. Un problema storico, che è andato ulteriormente peggiorando», raccontano i residenti, che in questi giorni hanno raccolto un dossier fotografico da mostrare al sindaco Mario Conte. Il campionario è vario, e si arriva fino alle feci umane sotto i portici. Una situazione insostenibile per chi ci abita e per chi ci lavora. In via Risorgimento ci sono un ristorante e un bed & breakfast, ad esempio.

Recentemente più di qualche turista ha chiesto al titolare se fosse sicuro passare di sera. Ed è quasi inutile dirlo: i più evitano di attraversare via Risorgimento, allungando in viale Cesare Battisti o in via Isola di Mezzo.

«Non sappiamo di aggressioni, ma la verità è che la gente ha paura a passare sotto quei portici. Capita spesso che ci siano dieci, venti persone sedute e ubriache.

Urlano, a volte litigano, non è accettabile che questo accada, ancor più se consideriamo che siamo a pochi metri dal Duomo e da piazza dei Signori», proseguono. La tensione in via Risorgimento è ancora più alta rispetto al passato, perché negli ultimi mesi si era, non solo intravisto, ma programmato il trasferimento del dormitorio all’ex Eca.

I residenti della zona dovranno però attendere ancora un po’ sebbene la strada sia già tracciata. Il dormitorio sarà definitivamente trasferito quando saranno ultimati lavori all’ex Macello, al Foro Boario. I senza tetto troveranno lì il loro nuovo rifugio - a due passi dal comando della Polizia Locale - tra circa un anno. Poi sarà progettato anche il futuro dell’ex Eca. In questi anni si sono succeduti diversi progetti, ma ora il piano sembra quanto meno instradato

. Invimit, il fondo immobiliare governativo, si è infatti fatto avanti per realizzare lì anche il secondo studentato del piano universitario trevigiano. L’offerta è arrivata in Comune da poco, ed è stata approvato.

Un’occasione da non perdere per Ca’ Sugana che vedrebbe trasformare in una risorsa una delle zone più degradate della città. L’interesse del fondo ministeriale sull’ex Eca è lo stesso che guida l’operazione alla ex caserma Salsa: acquisire il palazzo dall’amministrazione, e riqualificarlo per metterlo a disposizione della residenzialità universitaria.

Invimit si muove sulla scorta degli stanziamenti di bilancio previsti dal Governo dopo la rivolta delle “tende”, che l’anno scorso ha infiammato gli atenei di mezza Italia. Il palazzo dell’ex Eca è stato il primo, nella mappa universitaria comunale, ad essere individuato come possibile sede di uno studentato.

Ora vanno trovati i fondi, ma il trasferimento del ristorante economico e del dormitorio saranno già una prima boccata di ossigeno per il quartiere.

Читайте на 123ru.net