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Ladro entra in un alloggio in via Flavia a Trieste: dentro c’è la madre dell’inquilino e lo arrestano in cucina

Ladro entra in un alloggio in via Flavia a Trieste: dentro c’è la madre dell’inquilino 


e lo arrestano in cucina

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. Ancora furti in casa, ma stavolta con l’inquilino all’interno dell’abitazione. Il nuovo episodio – l’ennesimo – si è verificato in via Flavia, in un appartamento situato all’inizio della strada. Il ladro, un ventenne triestino, è stato però arrestato dagli agenti di una pattuglia della Polizia di Stato.

È la Questura, con un comunicato diramato ieri mattina, a informare su quanto avvenuto.

È la notte dello scorso 20 luglio, sabato, quando la Polizia viene chiamata sul posto. La segnalazione è di un residente della zona: sostiene di aver visto un individuo mentre si introduceva nel suo appartamento di via Flavia. Un giovane che è riuscito a entrare in casa arrampicandosi dalla finestra della cucina. Il ragazzo, stando alla ricostruzioni, prima di agire avrebbe atteso che il l’inquilino uscisse fuori. Evidentemente teneva l’abitazione sotto controllo e conosceva le abitudini dell’uomo. Solo che in casa in quel momento c’è un’altra persona: una signora, cioè la madre dell’inquilino.

Dopo la chiamata di emergenza la Polizia si precipita in via Flavia nel giro di pochi minuti: è una volante a intervenire. La pattuglia, quando arriva sul posto, trova il ladro ancora nell’alloggio: si tratta di un ventenne triestino, come verrà accertato dalla Questura nelle verifiche successive.

Il ragazzo in quegli istanti è in cucina. I poliziotti lo bloccano e lo perquisiscono: addosso ha del materiale per lo scasso.

«Il rapido intervento degli agenti ha consentito di intercettare la persona nella cucina dell’abitazione, dove è stata sottoposta a perquisizione personale – è specificato nel comunicato stampa – accertamento che ha consentito di recuperare e sequestrare un martello frangi vetro».

Scattano le manette, ovviamente: il ventenne in effetti è stato pizzicato in flagranza di reato. «Il giovane, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto e collocato nella casa circondariale di Udine a disposizione dell’autorità giudiziaria», evidenzia la nota. Il ladro è dunque in cella: dovrà rispondere di tentato furto aggravato.

Quella dei malviventi che rubano nelle case è una vera e propria piaga per la città. Centinaia gli episodi registrati in questa prima parte dell’anno, tra furti messi a segno o “solamente” tentati. I colpi talvolta vengono architettati con delle truffe: sedicenti avvocati, ad esempio, che fingono un grave incidente del partente del malcapitato. E quindi chiedono soldi oppure gioielli d’oro. C’ è anche chi fa finta di essere un agente di Polizia o un carabiniere.

Sono varie le bande che imperversano a Trieste: alcune appartengono a gruppi organizzati, veri e propri professionisti capaci di aprire qualsiasi porta blindata o a disattivare i sistemi di videosorveglianza: si aggirano nelle città con il solo obiettivo di rubare. Prima di colpire osservano con cura le case, cerando di scoprire le abitudini dei residenti.

I ladri talvolta utilizzano dei codici di comunicazione, come si è visto in numerosi casi pure a Trieste: segni lasciati sui campanelli o sulle porte delle abitazioni, sassi sistemati in fila indiana in prossimità delle palazzine finite nel mirino; o, come documentato di recente, i fili di colla attaccati sui cancelli delle villette in modo da capire se i proprietari sono in vacanza o meno.

Altri agiscono invece da soli, come appunto è avvenuto sabato scorso con il tentato furto di via Flavia.

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