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Sanchez in Friuli? L'Udinese prende tempo

Sanchez in Friuli? L'Udinese prende tempo

foto da Quotidiani locali

Arriva o non arriva? L’argomento Alexis Sanchez all’Udinese tiene banco in Friuli dalla montagna alle spiagge.

I tifosi lo accoglierebbero a braccia aperte, le due parti si sono sentite qualche tempo fa e adesso, stando a quello che dice Gianluca Nani, Group technical director dell’Udinese, bisogna solo che il Niño Maravilla alzi il telefono per comunicare all’Udinese la sua scelta: «Perché in realtà – sottolinea il dirigente bianconero –non esiste una vera e propria trattativa. Lui è un calciatore che rappresenta qualcosa di speciale per la tifoseria e anche per questo non vogliamo creare false aspettative o delle illusioni. Quando il Niño Maravilla ci comunicherà la sua decisione lo andremo a prendere all’aeroporto e firmeremo il contratto senza neanche discutere sulla cifra dell’ingaggio».

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Questa, dunque, la verità dell’Udinese che si discosta un po’ da quella che abbiamo raccontato un paio di giorni fa.

La sensazione, però, resta che alla fine Sanchez arriverà: «Noi costruiremo la squadra a prescindere dal cileno, lui sarà un valore aggiunto – prosegue Nani –. E comunque sarà un’operazione tecnica, altro che marketing. «Sanchez – dice Nani – ha ancora il sacro fuoco dentro e non a caso vorrebbe giocare la Champions League».

In merito al video che il cileno ha pubblicato sul suo profilo Instagram nel quale si vede l’azienda vinicola che ha in Friuli Nani dice: «L’ho guardato di sfuggita, non gli darei alcun valore».

Poi un’altra precisazione: «Con il suo procuratore Felicevich abbiamo un rapporto di vecchia data, tra Udinese e Watford abbiamo almeno altri quattro-cinque suoi giocatori sotto contratto, non c’è bisogno di tanti convenevoli».

Per quanto riguarda la costruzione della squadra Nani dice che «dobbiamo sostituire i due centrocampisti centrali che sono andati via (Pereyra e Walace ndr.)». E in merito agli esterni reduci tutti da una stagione negativa dice: «Abbiamo dato la possibilità al tecnico di allenarli e valutarli da vicino poi il mister ci darà le sue indicazioni e vedremo di accontentarlo.

Ma attenzione che il calciatore che lo scorso anno ha reso poco, in un contesto molto diverso potrebbe dimostrarsi decisamente superiore». Sul fatto poi che l’Udinese non riesca mai a completare la sua squadra prima dell’inizio di campionato finendo con il “regalare” le prime due-tre partite Nani replica: «Nel mondo ideale tutti vorremmo avere all’inizio del ritiro la squadra già al completo, ma non è così.

Oggi sono gli stessi allenatori che, se sono appena arrivati, ti chiedono di poter valutare per due settimane i calciatori, conoscerne il carattere, capire quanti margini di miglioramento hanno. Comunque nei due-tre giorni che ho trascorso con la squadra ho visto un clima molto più sorridente, disteso e positivo».

In quel clima arriverà anche Iker Bravo che ieri con la Spagna ha superato nella semifinale dell’Europeo Under 19 l’Italia di Pafundi: «Una conferma che questo club – conclude Nani – continua a lavorare bene. Pensate a Pizarro: il suo acquisto non ha scaldato l’ambiente, ma vedrete che lo farà il giorno in cui lo venderemo».

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