World News in Italian

Animali desiderati e poi abbandonati: dieci casi di rinuncia di proprietà ogni giorno

PORDENONE. «Purtroppo qualcuno mi ha lanciato un gattino in giardino. È maschio, nero e molto affettuoso. Siccome ho già tre cani e una gatta in dolce attesa cerco qualcuno che lo voglia tenere». È solo uno dei tanti post che in questo periodo circolano sui social. Con l’estate infatti torna ad accendersi il campanello d’allarme, non tanto degli abbandoni, quelli sono in calo, quanto delle rinunce alla proprietà di un animale domestico.

«Solo questa settimana abbiamo avuto un’impennata di richieste di ricusazione rispetto al resto dell’anno» rende noto Marta Dal Cin, direttrice Asfo nell’ambito della tutela della salute degli animali.

«Il problema è che manca la consapevolezza di essere proprietario di un animale. Le persone dovrebbero chiedersi se sono in grado, con il loro stile di vita, di tenere un cane e nel caso quale tipo. Al di là di tutte le mode che ci sono oggi». Sono anche queste ad alimentare, a volte inconsapevolmente, il mercato del traffico illecito, perché al desiderio di acquistare un cane di razza si aggiunge anche quello dei costi.

Le mode

L’affezione per certe razze è anche una questione di moda. Così succede per i Pitbull. «Se ne innamorano quando sono cuccioli, poi da grandi non li vogliono più perché temono possano diventare aggressivi. Ma trovare casa a un Pitbull di due anni è difficilissimo se non impossibile. Nessuno li vuole» spiega Nadia Gasparotto del rifugio “La Cuccia” di Azzano Decimo, 18 box tutti al completo. «Ricevo almeno dieci chiamate al giorno per rinuncia di proprietà del cane. Non è più solo un fenomeno estivo».

E in parte la colpa potrebbe essere anche del periodo Covid. «Avere un cane era diventata una scusa per uscire. Così, adozioni a straforo. E adesso se ne vogliono liberare, perché cambiano casa e non lo possono più tenere oppure qualcuno è diventato allergico, la coppia si separa e nessuno se ne vuole occupare» continua Gasparotto.

I gatti

A intervenire sull’argomento è anche Aurora Bozzer del rifugio Villotta (peraltro sede dell’Enpa), che solleva poi un’altra questione: «Oggi preoccupa il randagismo dei gatti. Serve una sterilizzazione massiccia».

Le conseguenze, infatti, si vedono sulla strada. «Stiamo riscontrando un aumento di gatti investiti. Solo sei nella giornata di domenica» spiega Nicola D’Agostino, fondatore dell’associazione “Mifidodite”, che gestisce il servizio di ambulanza veterinaria e si occupa del recupero di gatti e cani vaganti o feriti nell’intera provincia di Pordenone.

Tra le situazioni in aumento anche in questo caso si conferma la rinuncia al possesso dell’amico a quattro zampe. «Stiamo recuperando animali che vivevano in situazioni border line, soprattutto nel territorio di Pordenone» continua D’Agostino.

Il trasporto

I rifugi in provincia sono quasi al completo, ma il periodo più critico, agosto, deve ancora arrivare.

In caso di grandi traslochi con spostamenti fuori regione o stato c’è anche chi si occupa della spedizione dell’animale domestico. «Più che altro gestiamo trasporti internazionali. Per quelli nazionali, invece, ci appoggiamo a collaboratori» spiega Marco Colombo, che a Sacile ha aperto la Home Boarding Shipping Pets, un’azienda che si occupa di spostare animali in tutto il mondo.

«A noi si rivolge sia l’allevatore che vende il cane, che il privato cittadino in procinto di trasferirsi. Lavoriamo molto bene con le basi americane dislocate in Italia». I costi dipendono da una serie di varianti, tra cui la destinazione, le dimensioni della gabbia e la compagnia aerea a cui ci si appoggia, tuttavia si parte da una base di circa 1500 euro.

Читайте на 123ru.net