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Sono sette i “centini” all’istituto Bertoni di Udine, in tre si meritano anche la lode

Sono sette i “centini” all’istituto Bertoni di Udine, in tre si meritano anche la lode

foto da Quotidiani locali

UDINE. Su 44 studenti attesi alla prova dell’esame di maturità, all’Istituto paritario Bertoni di Udine in 7 hanno l’hanno superato il massimo dei voti: cento, in tre casi accompagnato dalla lode. I bravissimi sono, al liceo classico, Gabriele Moretti (100 e lode) e Annachiara Pippan (100), al linguistico, Mariastella Dosmo (100), Veronica Longo (100) e Benedetta Visintini (100 e lode), al liceo scientifico, Nicolò Ciani (100 e lode) e Francesco Palazzolo (100).

Soddisfatto il dirigente scolastico dell’istituto paritario di via Cadore, Gabriele Ragogna: «Sette cento su quarantaquattro diplomati è un bel risultato, sfioriamo il 20%, anche se devo rilevare che quest’anno abbiamo avuto quinte a doppia velocità con ragazzi che hanno ottenuto risultati eccellenti e altri che invece hanno accusato il colpo degli anni del Covid. Queste quinte hanno infatti vissuto il biennio in didattica a distanza».

Una condizione che in qualche caso è pesata nel prosieguo degli studi, portando a un risultato d’esame non sempre brillante. Archiviata la maturità, per la scuola è tempo di guardare al prossimo anno scolastico.

Per i tre licei le iscrizioni si sono chiuse in linea con l’anno scorso. «Faremo tre prime distinte per i tre licei e anche questo è un bel segnale – evidenzia il dirigente scolastico – considerata in particolare l’emorragia che stanno vivendo i licei classici e che per ora, pur nei nostri piccoli numeri, non ci tocca. Ci manteniamo stabili».

I tre licei presenti – classico, linguistico e scientifico – si caratterizzano per un rafforzamento delle competenze disciplinari specifiche: «Al classico abbiamo aggiunto archeologia e studi sociali, allo scientifico un potenziamento di robotica e intelligenza artificiale, al linguistico quattro lingue curricolari (inglese, francese, spagnolo e tedesco). Comuni a tutti gli indirizzi – spiega ancora Ragogna – sono la didattica digitale, improntata all’imparare facendo a scuola, l’attenzione per i lavori emergenti, il benessere degli studenti, inteso non come una facilitazione della vita a scuola, sfatiamo il mito che le scuole private siano più facili, ma come creazione delle migliori condizioni possibili per studiare, per coltivare il rapporto tra docenti e studenti, per favorire l’educazione. E infine, non meno importante è per noi l’attenzione alla dimensione etica ed educativa: vogliamo far riflettere i ragazzi sull’importanza delle scelte di vita, metterli nelle condizioni di ragionare con spessore».

Il tempo scuola va dal lunedì al venerdì, giorno in cui c’è un rientro curricolare. «Per gli studenti che lo desiderano ci sono però molte proposte pomeridiane opzionali – conclude Ragogna – come i corsi biomedico, di giornalismo, di teatro e non ultimo di sostegno e recupero».

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