World News in Italian

Juventus, niente allarmi ma c'è da lavorare in fretta



E’ un’amichevole di fine luglio e come tale va presa anche se prestazione e risultato della prima Juventus di Thiago Motta contro il Norimberga (seconda divisione tedesca) sono stati molto distanti dalle attese. Nessun allarme, insomma. Al giorno numero 16 di un duro ritiro estivo non si poteva vedere molto del progetto che sta nascendo e non si è visto molto. Quale principio di gioco appena accennato, perso nel vortice degli esperimenti con un campo nel primo tempo una sorta di Next Gen rinforzata da pochi potenziali titolari tra i quali Thuram che ha mostrato in un paio di strappi il motivo per cui Giuntoli ha deciso di investire 20 milioni di euro sul suo talento.

Il resto è stato un allenamento nemmeno ben riuscito contro una squadra molto più avanti come condizione fisica, visto che tra una settimana entrerà nel vivo della stagione. Thiago Motta invece ha ancora tempo per lavorare al cantiere della Juventus e già dalla prossima uscita contro il Brest, squadra di Champions League, certamente farà vedere qualcosa di meglio con meno errori tecnici e tattici. In terra di Germania in tanti hanno sbagliato, non solo i ragazzi buttati in campo senza risparmio.

Dal punto di vista dei principi, quello che si è intuito e che TM sta costruendo una Juventus che palleggia molto, tesse la sua tela dal basso (dove il margine d’errore è quasi nullo, però), fa possesso palla (63%) e quando deve recuperarla attacca alzandosi nella metà campo avversaria. Il tecnico ha detto che dovrà essere molto più dominante di quanto non lo sia stata con il Norimberga e bisogna fidarsi sulla parola: il Bologna dei miracoli attaccava spesso in spazi larghi, privilegio che non sarà concesso alla prossima Juventus che dovrà spesso fare la partita e non gestirla.

Nelle prossime settimane il ritorno dei nazionali da Europei e Copa America e soprattutto il mercato completeranno la rosa a disposizione. Servono, i secondi in particolare. Con un centrale difensivo in più, Koopmeiners e un esterno d’attacco di qualità Thiago Motta potrà tradurre in pratica gli abbozzi delle prime due settimane di lavoro.

Il ko tedesco ha, però, confermato quale sarà il grande rischio di questa stagione juventina; è bastata una sbandata per far emergere qualche crepa nel muro di certezze e buon umore tirato su dopo il divorzio traumatico da Allegri. L’ex allenatore è l’innominabile per tanti tifosi ma presto, non adesso bensì quando si farà sul serio, diventerà termine di paragone per Thiago Motta e Giuntoli che hanno bisogno di partire bene. Ecco perché se un’indicazione dal cappotto di Norimberga si può prendere è quella di non sottovalutare il fattore tempo.

TUTTE LE NOTIZIE DI CALCIO SU PANORAMA

Читайте на 123ru.net