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Basilashvili protesta con l’ATP: “La riduzione dei punti nei challenger va rettificata prontamente”

"Una decisione che ricorda la precedente rimozione dei punti dai tornei futures, politica che fu rapidamente invertita"

L’ATP modifica le regole e qualcuno inizia ad alzare i toni per non far passare in sordina il cambiamento. Il protagonista in questione è il tennista georgiano Nikokoz Basilashvili, ex numero 16 del ranking, il quale lamenta un nuovo regolamento introdotto quest’anno proprio dall’ATP, che ha previsto una revisione dei punteggi a livello challenger.

La “protesta” dell’atleta è avvenuta mediante una storia postata sull’account instagram personale, a mostrare il suo malcontento. In soldoni, l’Association of Tennis Professionals, ha optato per la scelta di conferire meno punti a chi parteciperà ai challenger, premiando invece chi prenderà parte alle qualificazioni dei tornei di livello 250 o 500, con l’obiettivo di esortare gli atleti professionisti a parteciparvi, creando ancora più divario con chi fatica nel circuito minore. Rispetto a quanto detto, il georgiano replica: “l’ATP continua a rilasciare numerose licenze Challenger e la qualità di questi tornei rimane deludentemente bassa. Inoltre, essere incluso nella lista di accettazione del sorteggio principale rimuove automaticamente un giocatore dai turni di qualificazione ATP e questo crea una situazione in cui impegnarsi per le qualificazioni potrebbe comportare il non giocare affatto per una settimana”.

Nella fattispecie, dal 2024, i tornei di categoria Challenger hanno avuto una riduzione che va dai 5 ai 10 punti in meno per i vincitori, ed un calo dal 10 al 17% per i finalisti. Percentuale che oscilla tra il 13 ed il 27% per chi invece perderà nei turni precedenti. Una situazione non congeniale, dunque, per chi si ritrova nel suddetto circuito a scalare le classifiche.

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