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Alla Lafert di San Donà conti in rosso per cinque milioni: dipendenti in allarme

Una perdita di esercizio da 5 milioni di euro mette in allarme i dipendenti della Lafert, azienda leader nella produzione dei motori elettrici con vari stabilimenti a San Donà, Noventa e in altre zone d'Italia.

Il gruppo italiano, con sede centrale in via Kennedy a San Donà, fa parte della multinazionale giapponese Sumitomo che è un colosso mondiale nel settore.

Il report del Lafert Group certifica un Ibt (income before taxes) ovvero un risultato prima degli oneri, da meno 5 milioni di euro circa.

E, intanto, prosegue la cassa integrazione di una parte dei dipendenti almeno fino a metà agosto. Un primo campanello d'allarme che aveva creato un certo subbuglio in azienda. Si parla in ogni caso di una realtà da 90 milioni di fatturato e 700 dipendenti.

La tensione si è alzata quando è iniziata la cassa integrazione quest'anno e molti dipendenti hanno protestato. Sono venuti a mancare ordini a causa della crisi internazionale, l'adeguamento dei minimi contrattuali è stato assorbito fino a capienza tra le rimostranze degli operai.

Ci sono state dimissioni in organico.

E c' è stato un avvicendamento ai vertici dove Shaun Dean ha lasciato il posto al nuovo Ceo Cesare Savini. Proprio il nuovo amministratore delegato invita a non indulgere a inutili paure e tensioni nè a prestare attenzione a voci incontrollate.

«Sono da escludere le voci su una chiusura dello stabilimento di San Donà di Piave o ipotetiche fughe di dipendenti», premette, «il calo degli ordini è dovuto al rallentamento e alla contrazione, in generale, dei mercati su cui Lafert opera ed è quindi da ritenersi fisiologico. Questo ha comportato una leggera flessione economica nella prima metà dell’anno rispetto al budget previsto e che, di conseguenza, è andata a mettere sotto pressione l’operation profit.

Il gap sottolineato è da imputarsi alla previsione del budget e non è quindi considerabile come parte consolidata in quanto va contestualizzato con l’insieme delle altre voci di bilancio che sono in linea». «Infine», conclude rassicurante, «i risultati e le operazioni aziendali sono in linea con quanto fatto e messo in campo fino ad oggi dall’azienda e, sempre su questa linea, continueranno nei prossimi mesi. Lafert Group, così come molte aziende del settore, sta facendo fronte a un mercato debole utilizzando

gli strumenti necessari nei momenti opportuni confidando in una prospettiva migliorativa per la seconda parte dell’anno».

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