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Beach volley, Nicolai/Cottafava irriconoscibili: vittoria meritata per Cherif/Ahmed al debutto a Parigi

Beach volley, Nicolai/Cottafava irriconoscibili: vittoria meritata per Cherif/Ahmed al debutto a Parigi

Sconfitta pesante al debutto per Paolo Nicolai e Samuele Cottafava, battuti 2-0 nel primo incontro del girone da Cherif/Ahmed al termine di un match in cui i qatarini hanno giocato meglio i punti determinati e gli azzurri sono trovati quasi sempre ad inseguire. Una battuta d’arresto che potrebbe rivelarsi letale per la coppia italiana che dovrà affrontare un match proibitivo contro Ahman/Hellvig e uno molto complicato contro gli australiani Nicolaidis/Carracher che hanno creato più di un problema in passato alla coppia allenata da Simone Di Tommaso.

La partenza è tutto un programma per la coppia azzurra che si trova sotto 1-5 in un baleno e non riesce a rimettersi in carreggiata fino al 6-9. A pagare per Cherif/Ahmed è la scelta di battere su Nicolai che non è preciso in ricezione e soffre più del previsto in attacco. Gli azzurri tornano sotto fino al 12 pari ma poi sono di nuovo sotto (12-15) e stavolta non riescono più a risollevarsi. Cherif/Ahmed mantengono un break di vantaggio e vincono il primo set sfruttando l’errore al servizio degli azzurri (21-19).

Grande equilibrio in avvio di secondo set. la coppia italiana mette il naso avanti ma il primo break di vantaggio è della coppia del Qatar con il punteggio di 11-13. Gli azzurri reagiscono ma ci mettono sempre qualche errore di troppo. Nicolai/Cottafava si regalano l’ultima speranza sul 17-18 ma Cherif chiude l’azione più lunga e spettacolare del match con un tocco di seconda. E’ la pietra tombale sull’incontro con gli asiatici che si impongono 21-18.

Meno fallosi e più solidi in ricezione e in attacco, i qatarini hanno di fatto messo già nel carniere il passaggio al turno successivo, giocando uno dei match più convincenti della stagione, che finora aveva regalato non troppe soddisfazioni. Male, invece, gli azzurri che sembravano in crescita di condizione ma forse hanno pagato lo stop forzato di Vienna e ora devono remare controcorrente.

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