Strage di bambini in un campo di calcio nel Golan: 12 morti, avevano tra i 10 e i 16 anni. Israele accusa Hezbollah e attacca il Libano
Strage di bambini sulle Alture del Golan, nel nord di Israele, dove un razzo ha colpito un campo di calcio a Majdal Shams. Le vittime sono 12 e avevano tra i 10 e i 16 anni. Il capo di stato maggiore israeliano non ha dubbi: “Sappiamo esattamente da dove è stato lanciato il razzo. Abbiamo esaminato qui sul muro del campo di calcio i resti del razzo e sappiamo che si tratta di un razzo Falaq con una testata da 53 chilogrammi. Questo è un razzo di Hezbollah“. Nella notte Tel Aviv ha risposto con numerosi raid in Libano, ma Israele prepara una risposta dura: “Ma non abbiamo intenzione di scatenare una guerra”, precisa una fonte della sicurezza israeliana citata da Sky News Arabic.
Sabato sera Hezbollah ha negato di essere l’autore della strage. Ma l’attacco rischia di ampliare i confini del conflitto, proprio mentre il capo del Mossad, David Barnea, è arrivato a Roma per l’incontro con gli altri mediatori sull’accordo con Hamas per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. “Gli eventi al nord porteranno ad una drammatica svolta nei combattimenti nell’area”, ha detto una fonte della delegazione israeliana negli Usa, citata dalla tv Canale 12. Secondo un’altra fonte riferita dalla tv Kan “il disastro di Majdal Shams potrebbe dare un cambio di direzione alla guerra“. “Chiunque lanci un simile razzo in un’area urbana vuole uccidere civili, vuole uccidere bambini”, ha detto il capo di stato maggiore Herzi Halevi secondo cui l’Idf sta aumentando la sua prontezza per “la prossima fase dei combattimenti nel nord“. “Sappiamo – ha aggiunto – come attaccare anche molto lontano dallo Stato di Israele”.
Anche i funzionari dell’intelligence statunitense non hanno dubbi sul fatto che il razzo sia stato lanciato da Hezbollah, ma non è chiaro se il gruppo libanese intendesse colpire l’obiettivo o se abbia fatto cilecca, secondo una fonte a conoscenza della questione. Ma l’amministrazione Biden è preoccupata che l’attacco possa scatenare una guerra totale tra Israele e Hezbollah. “Quello che è successo oggi potrebbe far esplodere quello che abbiamo temuto e cercato di evitare per 10 mesi”, ha detto una fonte al sito Axios. “Ora ci aspettiamo un pesante attacco“, hanno dichiarato fonti di Hezbollah a un’agenzia di stampa tedesca.
Intanto il premier israeliano Benyamin Netanyahu è partito durante la notte, alle due ora italiane, dalla base aerea di Andrews a Washington per tornare in Israele. In anticipo rispetto al rientro previsto. L’arrivo a Tel Aviv è atteso nel primo pomeriggio e immediatamente dopo inizierà il gabinetto di sicurezza. Gli Hezbollah “pagheranno un prezzo alto“, ha detto – citato di media – il premier Netanyah.
L’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, ha condannato il “bagno di sangue” ed esorta un’inchiesta internazionale indipendente sull’attacco. “Immagini scioccanti dal campo da calcio nella città drusa di Majdal Shams. Condanno fermamente questo bagno di sangue. Abbiamo bisogno di un’indagine internazionale indipendente su questo inaccettabile episodio. Esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione ed evitare un’ulteriore escalation”, ha affermato Borrell in un post su X.
In tutto questo il portavoce del ministero iraniano degli Esteri, Nasser Kanani, ha messo in guardia sulle conseguenze di “qualsiasi nuovo avventurismo di Israele in Libano, con il pretesto di rappresaglia per gli attacchi missilistici sulle alture del Golan”. “Dopo mesi di uccisioni di massa a Gaza, il regime dell’apartheid di Israele sta creando uno scenario falso (incolpando Hezbollah per l’attacco) per deviare l’attenzione del mondo sui suoi vasti crimini in Palestina“, ha detto Kanani, citato dalla tv di Stato. “Qualsiasi mossa ignorante del regime sionista espanderà l’instabilità, l’insicurezza e la guerra all’intera regione e, pertanto, il regime sarà sicuramente responsabile di qualsiasi reazione imprevista e conseguenza di qualsiasi comportamento stupido”. “Il regime non ha la minima qualifica morale per commentare e giudicare l’attacco alle alture del Golan (di cui Hezbollah ha negato ogni coinvolgimento) e le affermazioni del regime non sono accettate”, ha sottolineato.
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