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Con l’intelligenza artificiale tentano la truffa a Maranello ma il libro di De Toni “salva” la Ferrari 

Con l’intelligenza artificiale tentano la truffa a Maranello ma il libro di De Toni “salva” la Ferrari 

Qualcuno ha ricreato la voce del Ceo e l’ha messo in contatto con un dirigente della casa automobilistica. Alla domanda sull’ultimo libro consigliato (quello del sindaco di Udine), il fake non ha saputo rispondere

È stato l’ultimo libro del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, a permettere di sventare la cybertruffa ordita ai danni della Ferrari attraverso un deepfake. Ossia la tecnica che, sfruttando l’Intelligenza artificiale, consente di replicare in tempo reale immagini e voci.

La copia, in questo caso, era quella di Benedetto Vigna, amministratore delegato dell’azienda di Maranello, e il destinatario dei suoi messaggi un non meglio precisato dirigente dello stesso Cavallino.

«Ehi, hai sentito della grande acquisizione che stiamo per fare? Preparati che potrei aver bisogno di te», il testo che – stando a quanto riferito venerdì scorso su Bloomberg e ripreso poi da diversi media italiani – gli sarebbe stato inviato qualche giorno fa. Diversi dal solito sia il numero di telefono sia la foto profilo di whatsapp, comunque riferita al ceo, ritratto in posa ufficiale accanto al logo dell’azienda. È ancora il finto ad a chiarire nei messaggi successivi l’urgenza e la riservatezza dell’operazione.

«Le autorità di mercato e la Borsa sono già state informate», lo avverte, raccomandandogli poi di tenersi pronto e mantenere «massima discrezione».

Finché, alle parole scritte non seguono quelle parlate: il finto Vigna chiama il dirigente e accenna addirittura ad aspetti sensibili che riguardano anche la Cina. È a questo punto, di fronte a una voce che, all’altro capo del telefono, suona “meccanica”, che i sospetti dell’interlocutore aumentano. Ed è sempre in questo momento – come riferito in un articolo pubblicato da Repubblica – che il dirigente decide di correre ai ripari e verificare l’autenticità della persona che lo ha contattato, portando la conversazione su un terreno che soltanto i due diretti interessati (lui e il vero Vigna) potevano conoscere. «Scusa Benedetto, ma devo esser certo che sia tu. Qual è il libro che mi hai consigliato pochi giorni fa?».

Panico e silenzio. Non conoscendo la risposta, che il reale amministratore delegato avrebbe senza esitazione indicato nel “Decalogo della complessità”, di Alberto Felice De Toni, il truffatore decide di battere la ritirata e interrompere conversazione e farsa.

Smascherato sulla base del libro pubblicato dal sindaco di Udine con Guerini e associati lo scorso mese di marzo, quindi. Nulla è per caso, del resto. «Lo scorso 12 aprile ho svolto un seminario per tutto il board della Ferrari guidato dall’amministratore delegato Benedetto Vigna», ricorda De Toni. Che aggiunge, con un pizzico di soddisfazione: «La fortuna aiuta gli audaci».

Tutt’altro che nuova, la truffa tentata nei confronti della Ferrari, che sul caso ha immediatamente avviato un’indagine interna, dimostra quanto frequente sia l’utilizzo delle tecnologie da parte della criminalità. Ma anche quanto l’ingegno possa ancora mettere l’umanità al riparo dai rischi legati a un uso improprio dell’intelligenza artificiale.

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