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Ordinanza anti-alcol a Pordenone, multati due ragazzi sorpresi a bere in strada

La nuova ordinanza anti-alcol ha superato a pieni voti il test d’ingresso. Il bilancio della prima settimana di controlli, iniziati lunedì scorso, è di sole due sanzioni elevate.

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Scendendo nei dettagli le contravvenzioni sono state elevate venerdì pomeriggio in via Cavallotti, quando due giovani sono stati sorpresi e fermati dagli agenti della polizia locale mentre bevevano alcolici per strada. Ai due è stata applicata la tariffa minima, che ammonta a cinquanta euro.

Sabato e domenica invece, le due giornate considerate da bollino rosso, non sono state riscontrate particolari criticità. Il bilancio della prima settimana di stretta al consumo e vendita di alcolici lo traccia il commissario superiore della polizia locale Danilo Dei Cas, che ha coordinato le operazioni sul territorio.

«Per le attività di pattugliamento, sia di giorno che in orario serale – ha spiegato il commissario –, abbiamo impiegato una media di tre pattuglie al giorno. Oltre alle due sanzioni non abbiamo riscontrato particolari criticità, complice anche il periodo di ferie estive».

I controlli nel fine settimana si sono svolti sotto il coordinamento dalla questura e hanno visto scendere in campo tutte le forze dell’ordine. Nel mirino, in particolare, l’area del parco Querini, dove sabato era presente anche la guardia di finanza.

Oltre alle pattuglie appiedate, è costante il passaggio con le auto di servizio nelle aree più sensibili dove si concentrano le attività intorno alle quali si creano più assembramenti. In particolare la zona della stazione e di piazza Risorgimento, ma anche via Cavallotti, via Vallona e il parco Galvani.

Oltre ai controlli, in settimana è proseguita anche l’attività di sensibilizzazione sui nuovi divieti imposti dall’ordinanza che, come ha ribadito il commissario, deve essere applicata con intelligenza.

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La presenza degli uomini in divisa, quindi, rappresenta un deterrente efficacie per contrastare il consumo di alcolici all’aperto durante il giorno e la vendita per asporto dopo le 20. Tuttavia non mancano le attività che, approfittando della temporanea assenza degli agenti, tendono a non rispettare i divieti. «È chiaro che nel momento in cui le persone vedono la nostra presenza sono tutte rispettose delle regole – precisa Del Cais –. Per individuare gli eventuali trasgressori abbiamo già previsto anche i controlli in borghese. Valuteremo prossimamente se attivarli». Oltre alla presenza delle forze dell’ordine, lungo le vie del centro e nelle aree più sensibili sono partiti anche in orario serale i controlli da parte degli steward. Si tratta di un’ulteriore misura voluta dal Comune per rafforzare ulteriormente la macchina della sicurezza. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Alberto Parigi e dall’assessore alla sicurezza Elena Ceolin.

«Siamo molto soddisfatti e orgogliosi nel poter dire che, a oggi, l’ordinanza sta funzionando a dovere – dichiarano –. Un sincero ringraziamento lo rivolgiamo agli agenti della polizia locale che stanno svolgendo un lavoro egregio. Un risultato reso possibile grazie anche alla collaborazione con la questura, prefettura e le altre forze dell’ordine, con le quali è in essere una stretta sinergia».

L’assessore Ceolin si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa e risponde alle critiche mosse dall’opposizione durante l’ultimo consiglio comunale. «La minoranza continua a strillare che la città non è sicura – conclude –. I dati raccolti e i controlli in corso dimostrano il contrario. Un esempio su tutti è il tempestivo intervento della polizia locale nel sedare sul nascere la rissa in piazza Risorgimento delle scorse settimane. Gli agenti non erano li per caso ma nell’ambito di un progetto ben studiato e organizzato. Pordenone è una città sicura». —

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