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Come stanno andando le prime raccolte firme digitali per i referendum

Sono 13 le iniziative già pubblicate online sulla piattaforma di Stato. Quella che ha ottenuto il maggior numero di sostegni è relativa alla cosiddetta "Autonomia Differenziata"

L'articolo Come stanno andando le prime raccolte firme digitali per i referendum proviene da Giornalettismo.

Sono ben 13 le proposte referendarie già presenti all’interno della piattaforma di Stato per la raccolta delle firme digitali. Iniziative a cui tutti i cittadini italiani possono, ora, partecipare utilizzando il proprio SPID o la CIE. Nel giro di pochissimi giorni, il portale ha già raccolto un considerevole numero di adesioni, dislocate sui vari progetti proposti da diversi comitati promotori su svariati argomenti: si va dalla caccia alla tutela degli animali, passando per le questioni che riguardano i temi elettorali (come le liste e le pluricandidature nei collegi). Ma quello ad aver attirato l’attenzione degli italiani è il referendum contro l’autonomia differenziata.

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L’iniziativa, proposta dal comitato “Una firma per l’Italia“, non è altro che una raccolta firme per un referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata, la legge approvata dalla maggioranza di governo lo scorso 19 giugno dopo un ampio e lungo dibattito con le opposizioni (contrarie al provvedimento). Nel giro di pochi giorni, la raccolta firme digitali ha superato il 40% del quorum richiesto (500mila firme).

Referendum autonomia differenziata, la raccolta firme

A oggi, la mattina di lunedì 29 luglio, sono state raccolte – attraverso la piattaforma di Stato entrata in funzione da pochi giorni – oltre 207mila firme. I cittadini che hanno voluto e vogliono partecipare a questa mobilitazione dal basso, si sono collegati alla portale e utilizzando il proprio SPID o la CIE hanno manifestato la loro volontà di sostenere questa causa. Una volta raggiunto il quorum delle 500mila firme (da raggiungere entro 60 giorni dal via, avvenuto il 26 luglio), queste ultime devono essere validate da un notaio o da un giudice di pace, prima di essere poi inviate alla Corte di Cassazione per le verifiche finali. Dunque, la marcia del referendum autonomia differenziata sembra scorrere in modo piuttosto spedito ed entro la fine di settembre potrebbe essere raggiunto il quorum per dare il via all’iter finale e di calendarizzazione del voto.

Le altre iniziative online

Dunque, la performance del referendum autonomia differenziata sta sicuramente godendo degli effetti della piattaforma per la raccolta firme digitali. Un successo di gran lunga superiore rispetto alle altre presenti online sulla piattaforma da alcuni giorni.

Piattaforma referendum digitali

Come si evince dall’immagine, gli altri 12 referendum attualmente promossi attraverso la piattaforma di Stato per la raccolta firme digitali, sono molto distanti dal raggiungimento del quorum (sempre di 500mila adesioni). C’è, ovviamente, ancora tempo. Ma questo è l’emblema della democrazia: con uno strumento digitale e un portale ad hoc, i cittadini possono essere liberi di scegliere.

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