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Strada crollata a Vigonzone, indagini sulle cause: l’ipotesi dell’erosione causata dall’acqua

TORREVECCHIA PIA. Tragedia sfiorata a Vigonzone sulla provinciale 412 che, al momento, resta chiusa a tempo indeterminato con forti disagi e caos traffico per gli automobilisti, costretti a percorsi alternativi. Un tratto di strada, lungo circa 25 metri e largo 8, è collassato all’improvviso sabato intorno alle 19 quando l’asfalto è ceduto, inghiottito dall’acqua del cavo Marocco, che scorre sotto la ex statale della Val Tidone, la cui portata era stata aumentata per la stagione irrigua.

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Salve due donne

Già avviati gli accertamenti per individuare le cause del cedimento sul quale potrebbe essere stata determinante l’azione erosiva dell’acqua. Salve per miracolo due ragazze che, a bordo di una Fiat Panda, passavano da lì proprio al momento del cedimento: l’auto è stata coinvolta nel crollo dell’ultimo tratto ma per fortuna ha subito una sorta di effetto molla ed è stata sbalzata in avanti.

Il vertice

Questa mattina (lunedì 29 luglio), alle 8,30, il presidente della Provincia Giovanni Palli, che sabato si era recato sul posto per un sopralluogo, ha convocato un tavolo tecnico urgente a cui parteciperanno anche il presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio, (in quanto il tratto confina con Valera Fratta) il sindaco di Torrevecchia Gerardo Manfredi, la dirigente del settore Infrastrutture Roberta Baldiraghi, il Consorzio Naviglio Olona, gestore del Cavo Marocco che taglia la strada con un angolo di 90 gradi, oltre al gestore della Roggia Bolognini, che invece scorre parallelamente alla sede stradale, oltre ad alcuni rappresentanti del mondo agricolo. Perché il cavo, largo circa cinque metri, garantisce l’acqua a circa 250 aziende agricole.

Il ripristino

Il tavolo stabilirà tempi, modalità e costi della sistemazione della strada che collega Milano al passo del Penice, fondamentale non solo per la viabilità della provincia di Pavia, ma anche di Lodi e dell’area metropolitana di Milano. Si discuterà anche di percorsi alternativi di un’arteria ad alta percorrenza. «Sarà una corsa contro il tempo per garantire il ripristino di un asse viario strategico per Pavia e Lodi – sottolinea Palli –. Si definiranno le risorse necessarie e il ruolo degli attori coinvolti. Intanto, da parte delle strutture tecniche, sta proseguendo il monitoraggio su oltre 360 attraversamenti provinciali per continuare il lavoro di manutenzione e messa in sicurezza, in concerto con i proprietari dei canali e di altri manufatti per l’irrigazione».

«Bisogna fare presto»

«Il crollo è avvenuto al confine tra le Province di Lodi e Pavia e la strada è assolutamente inagibile – spiega il sindaco Manfredi –. Ieri sera è stata chiusa la derivazione dell’acqua. Le priorità sono quelle di ristabilire la normale viabilità il prima possibile, non oltre i 10-12 giorni, visto che peraltro questo è anche il punto che collega la zona sud di Milano al casello autostradale di Lodi, e il corretto funzionamento del cavo che è vitale per almeno 250 aziende agricole che devono irrigare i campi. Si accerteranno i motivi del crollo che è stato improvviso e, per quanto ne so, non vi è stato alcun segnale. La Provincia era intervenuta in passato per rimettere in sesto la sponda della roggia Bolognini e un paio di anni fa aveva riasfaltato il tratto stradale. Per quanto riguarda il Cavo Marocco, il Comune non viene informato di eventuali manutenzioni». —

Stefania Prato

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