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Morta a 68 anni Fiorella Zaramella, era la moglie del pittore Tino Brugnotto

Morta a 68 anni Fiorella Zaramella, era la moglie del pittore Tino Brugnotto

foto da Quotidiani locali

È mancata improvvisamente Fiorella Zaramella, aveva 68 anni, era la moglie del pittore Tino Brugnotto molto conosciuto e apprezzato in città. Giovedì sera assieme al marito era rientrata da Chioggia dove si stava svolgendo una mostra proprio dell’uomo.

«Siamo rientrati a casa e lei si è messa all’opera per le faccende di casa e ha accusato un forte mal di testa, era appena tornata dopo aver gettato la spazzatura» racconta tra le lacrime Brugnotto «Mi ha chiesto di aiutarla, ma c’è stato ben poco da fare. Praticamente è andata in coma in quel momento ed è stata dichiarata morta sabato verso le 13. Poi è stata tenuta in vita per diverse ore per l’espianto di organi, il suo ultimo gesto di generosità verso tutti. Fiorella era una persona dolcissima, amava la musica, l’arte e lo stare in compagnia. Aveva sempre una parola dolce per tutti e questo è sempre stato molto apprezzato dalle persone che sono entrate in contatto con lei. Il ricordo di molte persone in queste ore lo dimostra. Lei si è sempre occupata di me, divulgava la mia arte e per lei era una grande soddisfazione».

Fiorella curava soprattutto la parte social dell’arte espressa dal marito. La coppia, che ha un figlio, Riccardo detto Ricky, abitava a Voltabarozzo. Dove con ogni probabilità si svolgerà il funerale giovedì mattina, 1 agosto, alle 8.30. «Era una mamma apprensiva, davvero benvoluta da tutti» la ricorda proprio Ricky.

«Era una donna splendida, generosa, altruista» la testimonianza dell’ex consigliera comunale Vanda Pellizzari «L’avevo conosciuta tanto tempo fa in occasione di una mostra del marito e da allora ci siamo sempre tenute in contatto. Chi l’ha conosciuta può raccontare di che persona era, una grande perdita per la nostra città». «Una donna sempre gentile, solare, accogliente, piena di vita» la ricorda sui social l’amico Luca Mariani. Ricordi cje sono molteplici e tutti del medesimo tenore.

Tino Brugnotto dipinge scorci e monumenti di Padova con un “occhio colorato” e colori molto vivaci. Poi crea dipinti con messaggi di bambini che declinano l’amore, spesso con alberi che hanno dei cuori al posto dei frutti. carlo bellotto

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