World News in Italian

Le stazioni abbandonate di Prosecco e Grignano: la vecchia porta dell’Est oggi è coperta dall’edera

Le stazioni abbandonate di Prosecco e Grignano: la vecchia porta dell’Est oggi è coperta dall’edera

foto da Quotidiani locali

TRIESTE L’edera avvolge porte e finestre e spesso si spinge ancora più in alto, sulle pareti e sul tetto. Gli infissi sono sprangati, anche se dai vetri qualche dettaglio degli interni si intravede. Le insegne sono state tolte e l’unico rumore che si sente riguarda le centraline elettriche ancora in funzione.

Le stazioni ferroviarie di Prosecco e Grignano sono state dismesse ormai da anni, la prima nel 2012, la seconda nel 2010. Entrambe costruite nel 1857. Un pezzo di storia dei collegamenti su rotaia che ormai è caduta nel dimenticatoio. Nessun passeggero si ferma più qui, anche se i fabbricati conservano un fascino unico.

Prosecco, la porta dell’Est

Lo stabile sito in Frazione stazione di Prosecco 1 non presenta più alcun segnale del vecchio utilizzo. Solo il numero civico resiste sulla facciata principale che inizia a scrostarsi. Il verde copre diverse parti dell’immobile, raggiungendo in alcuni punti le finestre del secondo piano. Anche i cespugli tutto attorno coprono un pezzo del caseggiato, verso i binari, quasi a proteggere l’antica palazzina, che ormai mostra i primi segni di decadenza.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14514486]]

Eppure un tempo quella stazione era definita “la porta dell’Est”, l’ultima a filo di frontiera sull’odierno territorio italiano. Poi i convogli proseguivano verso Vienna, via Lubiana-Graz. Ora tutto è inutilizzato e chiuso, gli uffici, la biglietteria, la sala d’aspetto. Dalle finestre si nota il locale tecnico, ancora con qualche mobile, un mucchio di chiavi, un appendiabiti e pochi arredi.

L’inizio della fine risale al periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, quando molti traffici sono stati dirottati a Opicina e i treni merci, che a Prosecco abbondavano, gradualmente si sono ridotti, in modo sempre più drastico.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14514485]]

Davanti all’ingresso principale c’è il grande piazzale, silenzioso e sonnacchioso. Ma è tutta la zona a mostrare l’inesorabile declino degli ultimi decenni, evidente soprattutto guardando l’enorme area confinante con la stazione, quella degli ex magazzini doganali, in rovina da tempo, con un comprensorio tanto immenso quanto desolato e composto da tanti spazi diversi. Imboccando la strada che porta alla stazione c’è anche un grande immobile, a più livelli, probabilmente anche questo appartenente all’ex dogana, talmente mal messo che tutto il tetto è collassato.

Grignano, la stazione svanita dalle mappe

Da Prosecco ci spostiamo in via del Pucino, dove sorge, un po’ nascosta, un’altra testimonianza della ferrovia di un tempo. Per raggiungerla si scende una scala, a tratti malandata. L’ala sinistra dello stabile è ancora abitata, la stazione in sé, invece, da 14 anni è stata soppressa. Svanita nelle mappe delle Ferrovie.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14514484]]

Qui in passato l’attesa era piacevole. Fuori la piccola area verde davanti all’edificio mostra ancora una fontanella ormai chiusa, qualche sedia dimenticata, alcuni grandi vasi di fiori e un laghetto dove sopravvivono ancora pesci rossi e bianchi, che nuotano placidamente nonostante lo specchio d’acqua sia in parte coperto da rami e foglie.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14514481]]

Un cartello arrugginito, così come la scritta sopra, indica l’uscita, ma non si tratta dei gradini che scendono da via del Pucino, bensì di un sottopassaggio che portava verso la strada Costiera. Dove finisca con esattezza il tunnel, chiuso da una rete in ferro, non si vede.

Quanto al fabbricato, ogni accesso è bloccato e anche qui il locale tecnico è in funzione per i vicini binari. Sulla finestra principale, rivolta verso le linee ferroviarie, una tapparella è abbassata e non consente di capire se dentro sia rimasto qualcosa. Risalendo verso la strada si scorge un cippo con le lettere KK, che indicano le “Kaiserlich-königliche österreichische Staatsbahnen” le “Ferrovie imperial-regie dello Stato austriaco” e che quindi risale agli anni di costruzione dell’immobile e della zona.

Prosecco e Grignano sono alcune delle stazioni in disuso sulla rete della provincia. Ne restano almeno altre quattro, anche se ormai non tutte sono di proprietà delle Ferrovie, come quella di Rozzol, venduta a privati.

Читайте на 123ru.net