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Zangrillo: «Autonomia è opportunità per sburocratizzare le Pubbliche amministrazioni».

TRIESTE. «L'autonomia differenziata è un'opportunità per far sì che le Regioni si approprino di deleghe che ritengono di poter gestire meglio rispetto a una gestione centralizzata. Io penso che le Regioni che se la sentono possono certamente accelerare, in quella logica di autonomia differenziata, quel percorso di sburocratizzazione della Pa che consente loro di diventare dei luoghi di lavoro attrattivi».

Lo ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, rispondendo a una domanda sulle opportunità dell'autonomia differenziata rispetto alla Pa, a margine del convegno «Facciamo semplice l'Italia. PArola ai territori», oggi, lunedì 29 luglio, a Trieste. «Ogni Regione che se lo sente - ha ribadito - può pensare di adottare il principio secondo cui quello che riguarda i propri territori può essere gestito in maniera più efficace se gestito da chi quei territori li vive».

Al centro del convegno, i temi della semplificazione e della digitalizzazione per il sistema delle imprese e le nuove sfide per la Pa. «Io ho un obiettivo piuttosto sfidante - ha spiegato Zangrillo a margine - 600 procedure amministrative da semplificare entro giugno 2026 nell'ambito del Pnrr. Molte di queste semplificazioni nascono proprio dalla possibilità di utilizzare le nuove tecnologie per rendere interoperabili le banche dati e quindi rendere la vita più semplice al nostro sistema imprese e ai nostri cittadini». Infine sulla formazione: «Ho trovato una Pa piuttosto distratta dal punto di vista della formazione in generale. Ma viviamo in un'epoca in cui la formazione è diventata una leva strategica irrinunciabile», ha concluso.

Chi raccoglie firme per il referendum contro l'autonomia differenziata «penso stia facendo disinformazione ai cittadini, soprattutto del Sud, dicendo che l'autonomia divide, cosa assolutamente falsa». «Diffidate da chi sta raccogliendo le firme perché sono quelli che hanno introdotto l'autonomia differenziata in Costituzione. E ora raccolgono le firme, è alquanto particolare». Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro a Trieste. «Voler strumentalizzare un nuovo assetto istituzionale per favorire una Pa o una risposta al cittadino più efficace, perché l'ha fatta la parte politica opposta, penso non sia un danno al centrodestra ma al Paese, in particolare al Sud, perché stanno continuando a raccontare che non è all'altezza dell'autonomia differenziata. È un'umiliazione al Mezzogiorno. Io non ci sto. E da presidente della Conferenza delle Regioni voglio dire che il Mezzogiorno è ha una grande capacità di crescita».

Per quanto riguarda le richieste del Fvg sull'autonomia, oltre «alla direzione scolastica regionale e alla Soprintendenza», ci sono, ha spiegato Fedriga, anche i servizi degli «uffici giudiziari: noi potremmo utilizzare la forza della Regione per dare il personale amministrativo di cui i tribunali hanno bisogno». Parlando infine di Pa e semplificazione, Fedriga ha sottolineato che come Conferenza delle Regioni, «cercheremo di dare il nostro apporto». «Noi oggi viviamo di una stratificazione normativa enorme - ha sottolineato - che porta anche a una mancata chiarezza delle procedure stesse»: questo «è anche un problema democratico».

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