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Precipita il valore delle case, Vigevano non tiene il passo

VIGEVANO. I valori del mercato immobiliare a Vigevano fotografano un forte declino. È questo uno dei dati emersi ieri durante l’incontro sulla filosofia del nuovo Piano di governo del territorio, tenutosi nella sala dell’affresco del castello. Dal 2016 al 2023 il valore dei negozi è sceso del 32,3 %, quello dei capannoni del 30,7%, gli uffici del 4,7%. Nello stesso periodo le abitazioni civili hanno perso il 6,8% del valore, le abitazioni economiche il 3,4 e le ville il 9%. E la tendenza per tutte queste voci è ulteriormente al ribasso. «Proprio il nuovo Pgt – dice il sindaco Andrea Ceffa – permette di trovare soluzioni anche a questo problema. L’idea è quella di favorire la riqualificazione del patrimonio immobiliare, visto che non si potrà consumare suolo, inserendo anche incentivi per la qualità energetica di case e negozi».

Classi energetiche

Proprio in questa voce Vigevano è deficitaria: il 64% degli immobili è nelle classi energetiche peggiori, con indici peggiori sia della provincia di Pavia che dei Comuni attorno. Critico anche il valore al metro quadrato medio di case (da 827 di ville e villini a 978 delle abitazioni normali) rispetto al resto della provincia (in media il 10%in più) sino al dato di Pavia che più che doppia Vigevano in quasi tutti i valori al metro quadrato. «Gli immobili a Vigevano sono crollati di valore – commenta Renato Scarano, presidente Ascom –. D’altronde il costo di costruzione è nettamente superiore al valore di mercato, rendendo la realizzazione di immobili un lavoro in perdita». Le statistiche poi sono influenzate da molteplici fattori. «Pavia ha un centro storico più esteso, che genera più vendite e di valore più alto – spiega Dario Moretti, agente immobiliare–. Le altre vie del centro di Vigevano abbassano la media dei valori, soprattutto andando nel segmento tra le vie Riberia, dei Mulini e Madonna degli Angeli. Mancano poi gli interventi di qualità nelle zone centrali: i rari esempi di condomini con alto valore di capitolato si vendono con maggiore facilità».

Il caso del centro

Anche per gli estensori delle statistiche propedeutiche al nuovo Pgt il problema è in centro. «Risulta la zona peggiore – conferma Ceffa – con molti immobili lasciati senza manutenzione e affittati a basso prezzo. Abbiategrasso ha portato la propria testimonianza: valori immobiliari più alti perché collegata direttamente a Milano». Le statistiche spesso lasciano spazi a interpretazioni diverse: secondo i dati proiettati ieri in castello (un’ottantina gli spettatori, tra cui esponenti dei centri limitrofi ma anche il sindaco di Altamura Vitantonio Petronella) Vigevano dal 2011 al 2023 ha perso solo 3 negozi di vicinato rispetto ai 352 di Pavia. «I dati sono quelli regionali – afferma Scarano – ma non dicono che siamo andati incontro a una trasformazione, con il crollo delle attività “no food” e la ristorazione che sta tenendo in piedi il commercio almeno a livello statistico. È anche questa una conferma che stiamo perdendo valore e aziende». Vigevano ha un numero elevato di abitazioni vuote (6 mila 663, oltre il 19% del totale) e sulla carta sembra messa meglio di Pavia che ha oltre il 22 per cento delle case che non risultano ufficialmente occupate. La città ducale guadagna abitanti (+3% dal 1991 al 2023, a quota 63 mila 338), mentre Pavia ha perso nello stesso periodo 6 mila residenti. Il motivo è presto detto: il valore basso degli immobili attira maggiormente la popolazione straniera che sotto a Vigevano raggiunge e supera il 15% dei residenti, uno dei dati più alti in Lombardia. —

Oliviero Dellerba

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