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La consigliera del Csm Natoli è indagata per violazione di segreto e abuso d’ufficio

La consigliera del Csm Natoli è indagata per violazione di segreto e abuso d’ufficio

Rosanna Natoli è indagata dalla procura di Roma. Il fascicolo sulla consigliera del Csm, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, è stato aperto dopo la diffusione di una registrazione relativa a un suo colloquio con la magistrata Maria Fascetto Rivillo che era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Messina. Quell’incontro serviva per parlare del […]

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Rosanna Natoli è indagata dalla procura di Roma. Il fascicolo sulla consigliera del Csm, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, è stato aperto dopo la diffusione di una registrazione relativa a un suo colloquio con la magistrata Maria Fascetto Rivillo che era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Messina. Quell’incontro serviva per parlare del procedimento disciplinare in corso al Csm ai danni di Rivillo: in quel momento proprio Natoli sedeva alla commissione disciplinare. Incarico che ha lasciato dopo l’esplosione dello scandalo.

Lo scandalo politico – La consigliera, però, è rimasta seduta sul suo scranno al plenum del Csm. Una decisione, quella di non mollare la poltrona, che ha scatenato roventi polemiche politiche. Natoli, infatti, è stata eletta a Palazzo dei Marescialli in quota Fratelli d’Italia ed è considerata vicinissima al presidente del Senato Ignazio La Russa: entrambi sono originari di Paternò, in provincia di Catania. Ora si apprende che Natoli è indagata dalla procura di Roma. I pm hanno inviato alla legale un invito a comparire in qualità di indagata per rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio. Quest’ultimo reato radica la competenza dell’indagine nella Capitale. L’incontro tra Natoli e Rivillo, con annessa la rivelazione di segreto d’ufficio, si è svolto infatti a Paternò.

Le accuse della procura – Secondo la Procura di Roma, la consigliera Natoli, in qualità di componente della sezione disciplinare del Csm e giudice relatore del procedimento in corso nei confronti della magistrata Sivillo le ha rivelato notizie d’ufficio che sarebbero dovute rimanere segrete e “segnatamente quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio dopo la sua audizione”. Inoltre la consigliera, contesta la Procura di Roma, “partecipava allo svolgimento del procedimento disciplinare e alla decisione, intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio alla Fascetto Sivillo” alla quale avrebbe “rivelato, nel corso di un colloquio del 3 novembre del 2023, l’orientamento espresso dai componenti della Commissione” e avrebbe “compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell’udienza del luglio 2024 non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà”. Quest’ultimo riferimento è alla sospensione dell’udienza dopo la produzione, da parte della magistrata e del suo legale l’avvocato Carlo Taormina, della registrazione e della trascrizione del colloquio che Sivillo aveva avuto con la consigliera Natoli, nello studio legale dell’avvocata a Paternò.

La registrazione – Un colloquio che era stato registrato e depositato alla Commissione disciplinare, insieme alla sua trascrizione. Tutto il materiale consegnato è stato ‘congelato‘ dal Csm che lo ha consegnato alla Procura di Roma. Era il novembre 2023 quando l’avvocata Natoli convocava nel suo studio siciliano la giudice a processo davanti alla sezione disciplinare di cui lei stessa faceva parte. Nell’audio si sente Natoli dare consigli a Rivillo su come difendersi dalle accuse, nonostante sia uno dei giudici che dovranno valutare – e in parte hanno già valutato – la sua condotta. “La sua causa l’hanno perorata in tanti“, esordisce la consigliera, facendo riferimento anche a Claudia Eccher, avvocata di Matteo Salvini e laica del Csm in quota Lega, che, dice, “mi ha chiesto un occhio di riguardo su tante cose”. Natoli si mostra desiderosa di aiutarla: “Guardi, mi sono presa ‘sto processo perchè è amica dei miei amici. Questa situazione la dobbiamo risolvere, però lei ci deve dare una mano”. E a un certo punto, parlando delle discussioni interne al collegio, ammette: “Sto violando il segreto della camera di consiglio”.

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