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False assistenti sociali truffano un’anziana e le rubano tremila euro

Si spacciano per assistenti sociali e le rubano pensione e alcuni risparmi che teneva in camera per le emergenze, oltre 3 mila euro. Il furto ai danni di una donna di 85 anni è stato messo a segno domenica pomeriggio da due sconosciute con una delle trappole più classiche.

L’anziana si è resa conto troppo tardi che non erano assistenti sociali come le avevano detto ma si è trovata in difficoltà e non è riuscita a bloccarle. Le due donne si sono dileguate su un’auto scura che le attendeva davanti al cancello.

Erano le 16. 30 di domenica 28 luglio quando una donna ha suonato al campanello della 85 enne.

«Sono l’assistente sociale» le ha detto. «Ma siete qua anche di domenica?» la risposta sorpresa dell’anziana. «Noi siamo dei privati» l’ha rassicurata la truffatrice che purtroppo è stata fatta accomodare in cucina dove si è intrattenuta a colloquio per alcuni minuti.

Ha poi chiesto di andare in bagno, una scusa per aprire la porta di casa alla complice, ed è tornata in cucina dove, per dare tempo all’altra di rovistare dappertutto, ha anche approfittato della bontà dell’anziana e ha preparato e gustato un caffè.

Ha pure lavato la tazzina per far sparire ogni traccia. Quando ha capito che il colpo era fatto, la falsa assistente sociale ha chiesto di andare nuovamente in bagno perché si era dimenticata il rubinetto aperto e ha cominciato ad andare su e giù per il corridoio.

A quel punto l’anziana ha cominciato ad avere dei sospetti ed è uscita dalla cucina trovandosi davanti le due complici. Molto spaventata si è messa a urlare che chiamava il 112, ma quelle hanno guadagnato in fretta l’uscita e si sono infilate in un’auto partita a razzo verso la località Rizzo.

Un breve controllo ha confermato alla 85 enne che la sconosciuta era riuscita a trovare il libretto della pensione con il denaro. L’anziana ha avuto la forza di telefonare al 112, che ha subito inviato sul posto una pattuglia.

Sul posto è quindi arrivato il nipote per tranquillizzare l’anziana: «Mia zia è spaventata e avvilita, per fortuna non le hanno fatto del male. È sempre stata attenta a non aprire a sconosciuti, stavolta l’hanno ingannata. Vogliamo lanciare un allarme a tutti gli anziani che in questo periodo restano a casa a non credere alle apparenze».

L’85enne è riuscita a fornire la descrizione delle due truffatrici: una con capelli biondi corti indossava bermuda bianchi; l’altra era bruna e vestita di nero. Entrambe portavano occhiali, ma forse solo per darsi un contegno.

«L’auspicio è che le telecamere di sorveglianza in zona Rizzo, direzione di fuga delle donne, abbiano ripreso la targa del veicolo» conclude il nipote.

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