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Progetto da 52 milioni e tre anni di lavori: ecco come sarà il nuovo Carnera

Il finanziamento garantito dalla Regione per l’ammodernamento del nuovo Carnera non sarà stata, come spiegato in più occasioni dalla maggioranza di palazzo D’Aronco, la principale richiesta presentata dal sindaco Alberto Felice De Toni. Ma rischia seriamente, numeri alla mano, di diventare una delle opere principali, per volume economico e tempistiche, del suo mandato destinato a concludersi nel 2028.

Perché in base alle cifre del progetto che dovrebbe essere depositato in Comune a breve dal presidente dell’Apu Alessandro Pedone (e dai suoi soci) parliamo di una cifra di oltre 50 milioni che implicherà tre anni di impegno tra burocrazia e lavori veri e propri.

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Costi e valori

L’opera, ideata e progettata da Gabriele Ritossa e dalla sua impresa di costruzioni Zaco Srl, prevede il passaggio, complessivamente, da un area di più o meno 5 mila 140 metri quadrati a una realtà da 21 mila 205: quattro volte tanto.

Il costo dei lavori è stato stimato a 44 milioni 103 mila euro cui si sommano 776 mila euro a titolo di oneri di sicurezza. Un parziale, questo, cui va aggiunto un pacchetto di uscite legato a spese tecniche, imprevisti e, soprattutto, oneri legati all’Iva che portano la cifra finale a 51 milioni 868 mila euro.

Il partenariato pubblico privato farà sì che la Regione metterà a disposizione del progetto 23 milioni – tra fondi stanziati nel 2023 e il grosso iscritto a bilancio nel corso dell’ultimo assestamento estivo approvato la scorsa settimana – con i privati, cioè con ogni probabilità Pedone assieme ai suoi partner, a sostenere gli oltre 28 milioni mancati.

Vale la pena di ricordare, in ogni caso, come in virtù dello Statuto di Autonomia al Friuli Venezia Giulia rientrerà almeno una parte della mole di denaro stanziata. Il meccanismo delle compartecipazioni erariali, infatti, consente alla Regione di trattenere una percentuale non banale della ricchezza prodotta sul territorio tra cui, ad esempio, i 5,91 decimi legati all’Iva che, nel caso in cui le previsioni sull’ammodernamento del Carnera dovessero essere confermate, si tradurrebbero in circa 4 milioni 120 mila euro.

«D’ora in poi – ha spiegato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga – finanzieremo prevalentemente opere in project financing che, con il coinvolgimento dei privati, possono essere realizzate con maggiore celerità e certezza».

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Tempistiche di attuazione

L’emendamento approvato in Consiglio regionale prevede che i 20 milioni stanziati dal centrodestra vengano erogati al Comune di Udine che ha 60 giorni di tempo dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione per presentare formale richiesta corredata dalla documentazione necessaria tra cui una relazione illustrativa e un quadro economico di massima.

Per quanto riguarda l’Apu – dove ieri pomeriggio si è tenuta una riunione specifica sul tema –, la società assicura che entro una ventina di giorni presenterà il progetto a palazzo D’Aronco che, a quel punto, dovrà vistarne sia in giunta sia in Consiglio l’interesse pubblico.

A quel punto il Comune dovrà bandire una gara pubblica europea cui potrà partecipare – ovviamente – chiunque. Attenzione, però, perchè nel caso in cui venisse depositata un’offerta migliorativa rispetto a quella del soggetto proponente (l’Apu, per capirci), quest’ultimo avrà il diritto di pareggiare la stessa oppure, in caso di rinuncia, essere rimborsato delle spese sostenute fino a quel momento.

Da un punto di vista strettamente cronologico, dunque, ipotizzando almeno sei mesi per l’espletamento delle pratiche burocratiche e un minimo di 24 per il rifacimento dei lavori veri e propri, serviranno circa tre anni di tempo affinchè il nuovo Carnera possa vedere la luce.

Caratteristiche

Il nuovo palasport potrà contare su 8 mila posti a sedere, ma diventerà anche un’arena per la musica e sarà dotato di un parco acquatico da mille metri quadrati e pure su un albergo, nonchè appartamenti per un totale di circa 150 residenti, un ristorante, quattro bar con vista sul parquet, un settore hospitality e un secondo campo per le squadre giovanili che all’occorrenza potrà trasformarsi in un auditorium da 500 posti.

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