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Belluno, petizione dei residenti per chiedere lo stop delle auto nel centro storico

«L’amministrazione De Pellegrin apra un tavolo con tutta la cittadinanza per discutere di mobilità».

L’appello arriva da un’ottantina di cittadini che, nel giro di appena un paio d’ore dal lancio, hanno sottoscritto una lettera aperta per chiedere di avviare una discussione comune sulla gestione delle auto in città.

«Abbiamo letto con interesse che all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Belluno si discuterà di viabilità e parcheggi», scrivono, «ma sui giornali si parla dell’avvio di un dialogo con i soli commercianti per la “riapertura” del centro, come se questo fosse chiuso. Per questo abbiamo voluto ribadire che ci sono molti cittadini che la pensano diversamente e che, anzi, vorrebbero sempre meno spazio per le auto e più attenzione a pedoni e ciclisti. Ci auguriamo che la discussione stimoli un deciso cambio di passo verso una mobilità sostenibile e accessibile a tutti».

Lodevole, secondo i firmatari dell’appello, la presa di posizione dell’amministrazione che ha portato alla chiusura fisica della zona centrale di piazza Duomo, «ma», spiegano, «invitiamo a sperimentare anche nuove soluzioni, come la pedonalizzazione dell’intero centro storico in alcuni week end, il bike sharing, una maggiore accessibilità per i percorsi pedonali e la relativa manutenzione dei marciapiedi. Tutte cose che possono diventare importanti affinché in centro ci siano meno auto e più persone».

Per questo motivo viene invocato un tavolo che possa raccogliere le istanze di tutta la cittadinanza e orientare di conseguenza le scelte future di Palazzo Rosso: «Per noi sostenibilità e accessibilità si raggiungono innanzitutto attraverso il potenziamento del trasporto pubblico e delle piste ciclabili», sottolineano, «se pensiamo, ad esempio, che già dal tardo pomeriggio molti studenti non possono contare su un servizio di corriere per tornare a casa in diverse località, capiamo perché molti ragazzi disertino il centro e la biblioteca».

I cittadini, inoltre, ricordano che una petizione simile era già stata portata in consiglio dalla passata amministrazione, approvata da maggioranza e minoranza, ma anche come questa non abbia mai sortito alcun effetto.

Gli stessi sottolineano come oggi la giunta possa contare anche su dati aggiornati riguardanti la mobilità, ottenuti dai rilevatori di traffico, e le abitudini dei bellunesi, grazie ad interviste ad hoc, per dare il via ad un’analisi che porti a soluzioni concrete in città: «In tutti i centri storici dove sono state istituite aree pedonali, i negozi e i locali sono aperti e frequentati», prosegue la lettera dei cittadini, «non capiamo pertanto chi si ostina a pensare che un centro città invaso dalle macchine possa essere commercialmente e turisticamente attrattivo».

Inutile, infine, secondo gli organizzatori della petizione, pensare di costruire nuovi parcheggi, quando quelli esistenti non vengono utilizzati a piena capienza: «Una diversa regolamentazione dei parcheggi, che di certo non mancano, però aiuterebbe», spiegano, «magari si potrebbero rivedere le tariffe, se queste creano un ostacolo, ma resta il fatto che la sfida contro l’e-commerce e i centri commerciali sarà vinta grazie a un’offerta differenziata e di qualità, occasioni ed eventi culturali di aggregazione in un contesto urbanistico accogliente e a misura d’uomo, piuttosto che con un grande parcheggio selvaggio per le vie centrali della città.

Il grande afflusso di persone ai “Giovedì di sera” dimostra proprio come delle chiusure mirate del traffico portino ottimi risultati», concludono i cittadini.

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