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Il torrente Fugnan ora fa paura: Muggia rivede viabilità e sosta

Il torrente Fugnan ora fa paura: Muggia rivede viabilità e sosta

foto da Quotidiani locali

MUGGIA Ancora il Fugnan e, questa volta, si deve agire d’urgenza. Il torrente muggesano – che nasce dai monti di Muggia e scorre sotto la cittadina rivierasca, prima di sfociare in mare all’altezza della postazione dell’ambulanza del 118 – necessita di nuove ispezioni che vanno effettuate subito.

Il torrente, balzato agli onori della cronaca da diversi anni in quanto la sua foce a mare, risulta essere uno dei punti più inquinati dell’intera Regione, secondo le analisi effettuate da Goletta Verde di Legambiente, è sotto osservazione da luglio dello scorso anno, quando un tratto della volta del rio che lo ricopre crollò rovinosamente. Il tutto dopo che, nei giorni precedenti, era stato notato un avvallamento dell’asfalto in via Tonello.

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Emerse, fisicamente, un corso d’acqua che tutti conoscevano ma che nessuno vedeva da diversi decenni o non aveva mai visto, perché incanalato sotto traccia. Il Fugnan scorre silenzioso e invisibile, ma le strutture che lo ricoprono hanno cominciato a mostrare la corda dopo diversi decenni di incuria. E ora è stata appurato che, dopo le ispezioni effettuate nei mesi scorsi dai sub, urge intervenire nuovamente.

Da oggi, infatti, entrano in vigore limitazioni a sosta e viabilità in Largo Caduti per la Libertà, per consentire una serie di rilevazioni urgenti relativamente alla volta del torrente. La segnaletica stradale è già stata posizionata lungo alcuni tratti dello slargo e alla confluenza con via Roma per avvisare i cittadini. Si tratta di disposizioni necessarie per consentire un’ulteriore serie di rilevi nel sottosuolo.

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Le ordinanze complete saranno diffuse anche sui social e sul sito del Comune ma dopo un ulteriore tavolo tecnico odierno. «Registriamo per l’ennesima volta una mancata manutenzione di opere importanti a Muggia negli ultimi anni – dice il sindaco Paolo Polidori – e mi riferisco al Fugnan e anche al torrente San Sebastiano. Il campanello d’allarme si è verificato lo scorso anno, con il cedimento della volta situata sotto via Tonello, che siamo riusciti a sistemare in tempi brevissimi. Da lì però abbiamo deciso di analizzare il resto dei tratti sotto la carreggiata, e quindi un mese fa è stata incaricata un’azienda (la inSitu, ndr), con un sub, per ispezionare il primo tratto, dalla foce fino a via Roma».

Polidori spiega che dalla scorsa ispezione «sono emersi dei dati che ora ci impongono ulteriori controlli urgenti, e un’impostazione nel medio-lungo periodo di monitoraggio di altre opere del territorio finora dimenticate, alle quali l’attuale amministrazione ha dovuto mettere mano. Penso al crollo della volta della galleria, allo smottamento di Borgo San Cristoforo, alla strada per Lazzaretto devastata dalle mareggiate perché priva di scogli e parapetto o ancora al tetto dell’ex infopoint di Caliterna che cadeva a pezzi. Tutta una serie di lavori che danno l’idea di quanto sia stata nulla la manutenzione effettuata in passato».

Il primo cittadino parla di «una situazione grave» e non manca di polemizzare con l’opposizione. «Gli esponenti politici che allora governavano la città e adesso siedono in Consiglio comunale, parlano continuamente dell’importanza della prevenzione. Questo la dice lunga – spiega Polidori – anche sulla galleria, che l’opposizione non vuole toccare e che invece risulta ormai da tempo bisognosa di interventi radicali». —

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