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Difesa e spazio, l’economia in forte crescita che richiama sempre più investitori



Sarà ancora un anno d’oro per l’industria della Difesa il 2024, dopo il balzo del 6% avvenuto nel 2023, quando globalmente sono stati raggiunti i 2.300 miliardi di dollari. Secondo una recente ricerca di AlixPartners le spese militari continueranno a crescere a livello globale spinte dai conflitti in corso e anche il settore spaziale continuerà a crescere in modo dirompente con ottime prospettive attese per i prossimi anni. In Europa la spesa militare è aumentata di oltre il 14% rispetto al 2022 mentre per lo spazio, specialmente nel segmento dei contratti per i lanciatori, i satelliti, gli operatori e i servizi, ha visto una crescita ulteriore anch’essa valutata del 6%, spinta dall’aumento della spesa per programmi congiunti di difesa e spazio governativi.

Si tratta di un primo estratto dell’Aerospace, Defense and Aviation Outlook 2024 AlixPartners, che ha misurato il sesto anno consecutivo di crescita a partire dal 2017, periodo che segnava un triennio di spesa stabile dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia, nel 2014. Gli Stati Uniti rimangono il leader indiscusso, con il 38% della spesa globale ma con un bilancio stabile; l'Europa, invece, ha assistito a un cambio di paradigma con un aumento senza precedenti (+14% in un anno). Ovviamente l'Ucraina ha registrato la crescita più forte con un aumento del 51%, e la sua spesa militare rappresenterà più del 36% del suo Pil nel 2023.

La Russia ha visto un aumento annuale della spesa militare del 29% nel 2022 e del 23% nel 2023, raggiungendo il 6% del Pil, ed anche la Cina continua ad aumentare le spese militari (28 anni di crescita continua), puntando a diventare il contrappeso mondiale alle nazioni occidentali. Le esportazioni globali dell'industria della difesa sono diminuite complessivamente del 3%, soprattutto a causa delle minori esportazioni da parte della Russia (-53%) e della Cina (-5%). Al contrario, le esportazioni sono aumentate da parte degli Stati Uniti (+17%), dell’Europa (+5%) e della regione Asia-Pacifico (+13%), guidata dalla Corea del sud. Germania e Francia sono tra le prime 5 nazioni per export, ma mentre la Francia ha incrementato la vendita all’estero di armi del 47%, la Germania lo ha ridotto del 14%.

I produttori europei si trovano di fronte a sfide importanti per soddisfare i crescenti ordini, soprattutto per via dei tempi e costi di approvvigionamento dei componenti e della carenza di manodopera qualificata. Paolo Rinaldini, Partner & Managing Director di AlixPartners, dichiara: “I produttori sono pienamente consapevoli dei loro obiettivi e stanno impiegando risorse significative per soddisfare un aumento senza precedenti dei tassi di produzione, guidati dalle esigenze dei Paesi vicini alla Russia, ma anche da ordini interni promessi che ora si stanno concretizzando.” Particolarmente dinamico è il mercato spaziale, cresciuto del 6,3% nel 2023 e che rappresenta oggi un valore di 510 miliardi di dollari.

Dominato in larga misura dai servizi, è fortemente concentrato negli Stati Uniti ma sta assistendo all’arrivo di nuove agenzie spaziali e a tendenze chiare come il declino del mercato dei satelliti geostazionari, lo sviluppo di costellazioni in orbita terrestre bassa (Leo) il cui modello di business non è peraltro ancora consolidato, la concorrenza di grandi operatori integrati come SpaceX ma anche di start-up innovative e l'aumento massiccio dei finanziamenti per lo spazio.

La guerra in Ucraina e altri fattori geo-politici stanno portando a un considerevole aumento dei finanziamenti per i programmi spaziali, vista la sempre maggiore attenzione dei governi mondiali e delle agenzie della difesa al controllo dello spazio. “Il mercato spaziale degli Stati uniti è trainato da una spesa di circa 60 miliardi di dollari, guidata dalla Difesa con Space Force per il 40% e dalla Nasa per un altro 40%, con alte barriere all’ingresso e grandi operatori internazionali della difesa molto attivi. L’Europa ha invece una spesa di circa 15 miliardi di dollari, un quarto di quella americana, con un mercato più frammentato e operatori mediamente più ridotti”, afferma Michele Mauri, Partner & Managing Director di AlixPartners.

Il budget dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è aumentato mediamente del 4,4% annuo negli ultimi 10 anni, con un focus sempre più forte su programmi di osservazione della terra e degli impatti climatici. Il budget dell’agenzia spaziale statunitense Nasa è invece aumentato del 2,5% annuo negli ultimi 10 anni, meno dell’Europa, ma rimane sempre su un livello di quasi il triplo rispetto all’Esa.

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