Da Lisbona a Lille sulla Graziella per “sponsorizzare” l’Avis

foto da Quotidiani locali

CASANOVA LONATI. Da Lisbona a Lille, in Francia, in sella alla sua bicicletta, per sensibilizzare sulla donazione di sangue. È l’impresa che attende Massimo Lombardo, 53 anni, informatico di Casanova Lonati, non nuovo a queste avventure.

Lunedì è partito dalla capitale portoghese, mentre l’arrivo nel nord della Francia tra tre settimane, per un totale di 2.300 chilometri a tappe, dormendo dove sarà accolto.

«L’iniziativa si chiama "Da Lì a Li" che sta per da Lisbona a Lille. Non sarà la solita avventura, ma questa volta avrà anche un nobile scopo: supportare e far conoscere l’Avis, l’associazione dei donatori di sangue, di cui indosserò la maglietta». Un viaggio impegnativo: «Attraverserò alcuni dei paesi più belli, ma anche più caldi d’Europa. – continua Lombardo che prima della partenza ha trascorso qualche giorno a Lisbona -. In questi giorni, in Portogallo, abbiamo già vissuto picchi di oltre 40 gradi. Affronterò questo viaggio in sella alla fedele Graziella».

Lombardo indosserà la maglietta dell’Avis: «Ogni giorno, migliaia di persone hanno bisogno di trasfusioni di sangue per affrontare interventi chirurgici, malattie croniche e emergenze. Donare sangue è un atto semplice ma straordinariamente importante che può salvare vite. Meno di un mese fa si è tenuta la ciclo storica "Giallo Tour, Giallo Plasma", organizzata da Avis Provinciale Pavia, e questo viaggio vuole essere un ideale prolungamento di quell’evento».

Il lungo percorso sarà documentato: «Condividerò aggiornamenti quotidiani, con foto e riflessioni sui social. Seguite le mie avventure per essere parte di questo viaggio. Il primo che commenterà il post Facebook del giorno riceverà una cartolina vera, che spedirò personalmente, chiedendo con un messaggio in privato l’indirizzo. Spedirò una sola cartolina a persona nell’arco dell’intero viaggio, poi nel caso passerò al secondo e così via. Unitevi a me in questa avventura, non solo per scoprire luoghi originali, ma anche per sostenere una causa che può fare la differenza nella vita di molte persone».

FRANCO SCABROSETTI