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Spadiste in finale, sicura la prima medaglia friulana ma c’è il caso Navarria

Spadiste in finale, sicura la prima medaglia friulana ma c’è il caso Navarria

Giulia Rizzi con Santuccio e Fiamingo in pedana martedì 30 luglio alle 20.30 con la Francia nella bolgia del Grand Palais: alla riserva non spetta il riconoscimento e Mara non è ancora stata schierata

PARIGI. Battuto agevolmente l’Egitto nei quarti, l’Italia della spada porta in alto la scherma conquistando la finale olimpica battendo in semifinale la Cina 45-24. Al Grand Palais di Parigi martedì 30 luglio alle 20.30 ci sarà in pedana anche l’udinese Giulia Rizzi a dare l’assalto alla medaglia d’oro.

Con lei Alberta Santuccio e Rossella Fiamingo: il terzetto in semifinale ha agevolmente avuto la meglio sulla Cina.

Dopo la delusione nella gara individuale, anche la friulana Rizzi, 35 anni scuola Asu Udine, e che ora si allena a Treviso, ha reagito alla grande con stoccate di pregio.

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E nell’avventura azzurra c’è un caso. Perché riserva nella squadra azzurra c’è l’ex campionessa del mondo, e vicecampionessa del mondo in carica, l’altra friulana Mara Navarria. A 39 anni la portacolori dell’Esercito di Carlino è all’ultima gara in carriera. Ma per prendersi la medaglia deve partecipare almeno a un assalto.

Stranamente il ct Dario Chiadò, che già l’aveva esclusa a sorpresa dal terzetto in lizza per le medaglie individuali, non ha trovato il modo di inserire Navarria né nella facile cavalcata nei quarti con l’Egitto né nella facile semifinale con la Cina terminata.

Mara però ha esultato con le amiche e compagne di squadra. Le due friulane si sono abbracciate dopo aver ricevuto i complimenti del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Mi sono allenata per anni a Parigi – ha detto Rizzi – ora vogliamo vincere in questa bolgia”.

Mara Navarria: “Si soffre più da fuori, ma è meraviglioso essere arrivate in finale, ora vogliamo portarci a casa l’oro”. E poi Rossella Fiamingo, argento individuale a Rio 2016 e bronzo a squadre (con Santuccio e Navarria) a Tokyo 2021: “Vinceremo anche contro questo pubblico che ci darà la forza. Un anno fa a Milano abbiamo perso il Mondiale in casa con la Francia ora vogliamo prenderci la rivincita”.

E la finale di martedì 30 si annuncia tiratissima contro i francesi spinta da quasi diecimila persone e che hanno avuto la meglio sulla Polonia dopo una sfida ben più avvincente di quella delle azzurre.

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