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Parigi 2024: Jasmine Paolini maledice il 5-2 del primo set gettato alle ortiche,  ma si riscatta nel finale del doppio

Un doppio al cardiopalma, con un altro 5-2 sprecato, ma un super tiebreak vinto 10-8 con 2 servizi vincenti  dal sotto di Sara Errani. Da vero infarto!

Finale al Roland Garros e a Wimbledon, fuori al terzo turno a Parigi Olimpica 2024. Non era davvero giornata per Jasmine Paolini. Sembrava quella degli anni passati. Ha perso il primo set da 52 e il terzo da 54. Ma era lenta, nervosa, irriconoscibile per via di un sorriso che non è mai apparso, mentre era quasi sempre presente un atteggiamento insolitamente negativo. Si vedeva che si sentiva lenta. Si percuoteva le cosce con la racchetta come per risvegliarne la consueta agilità. Sarà stata bene ? Con le ragazze il problema si pone, anche se la risposta non sempre la si conosce. Ed è troppo indiscreto chiederlo. 

Il caldo asfissiante ha fatto la sua parte, ma c’era anche per la Schmiedlova -30 anni a settembre e mai battuta prima una top5 e vittoriosa soltanto su una top10 …la nostra Roberta Vinci alle Olimpiadi di Rio – e Jasmine oggi, oltre a non sembrare lei caratterialmente, ha giocato senza alcun acume tattico. 

La slovacca l’ha sorpresa quasi costantemente quando ha fatto partire i suoi rovesci lungolinea. Giocava discretamente anche di dritto dal centro del campo.  E Jasmine tirava forte ma con scarse angolazioni, insomma non riusciva a muoverla abbastanza. La slovacca non è agilissima. Diverse palle le ha addirittura lasciate ancor prima di essere stanchissima verso la fine. Quando era alla risposta Jasmine  si procurava diverse palle break, ben 19! E quante volte la slovacca ha servito delle seconde palle fra i 110 e i 130 km orari senza che Jasmine riuscisse ad attaccare la risposta in modo decisivo? Jasmine ha fatto sei punti in più nel corso del match  ma non quelli più importanti. Su quelle 12 risposte non trasformate è rimasta spesso troppo indietro, limitandosi a fare un passetto avanti, ma sono state più le risposte sbagliate che quelle vincenti. Errori pagati a caro prezzo. 

Dopo la delusione del forfait di Sinner, che ha annunciato per domani il suo arrivo a Montreal dove cercherà di difendere i 1000 punti conquistati l’anno scorso a Torontonon ci  sarà Djokovic e credo neanche de Minaur…e chi andrà in finale alle Olimpiadi darà quasi certamente forfait – la sconfitta di Jasmine  si aggiunge a quelle della coppia Bolelli/Vavassori. 

E dopo 4 giorni di torneo olimpico le delusioni si susseguono, come una rosa che perde i petali. In singolare c’è rimasto solo Lorenzo Musetti, nel doppio maschile nessuno dopo il ko al primo turno delle teste di serie n.1 (seguiti dall’improvvisato duo Musetti Darderi), nel singolare femminile sono tutte fuori. Restano speranze di medaglie nel misto, perché Vavassori/Errani possono anche aspirare all’oro in un torneo aperto a sole 16 coppie, e poi Errani/Paolini potrebbero fare strada ma è forse più difficile secondo me. Forse la coppia più temibile nella loro metà tabellone era quella francese formata da Garcia-Parry…anche se la Parry non vale la miglior Mladenovic e la Garcia non è più quella di anni fa. Ma quando si vincono partite così a volte è buon presagio. Sara è stata fantastica nelle intercettazioni a rete, salvo che in due setpoint del primo set, ma straordinaria a tirar su Jasmine che sul primo set perso aveva discrete responsabilità. Ma il punto, un tracciante di dritto incrociato, con il quale Jasmine ha chiuso il terzo Matchpoint è stato da n.5 del mondo, quella che non si era purtroppo vista nel singolare con la Schmiedlova. 

Krejcikova-Siniakova, peraltro affrontabili solo in finale, per me sono più forti. Però una medaglia d’argento non sarebbe davvero da buttar via visti i presenti chiari di luna. 

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