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Un tifoso speciale per Mara Navarria tra gli 8000 francesi: «Appena ha vinto l’oro, Samuele è corso da sua mamma»

A Parigi Mara ha avuto un tifoso speciale. Il figlio Samuele era sugli spalti al Gran Palais, nel templio della scherma mondiale, pronto ad esultare insieme alla sua mamma. Ha vissuto tutte le fasi della giornata, in mezzo ai quasi 8000 tifosi francesi sugli spalti. In finale contro la Francia era seduto sugli spalti con il papà Andrea e con la nonna Emanuela, la mamma di Mara.

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Circondato da un tifo da stadio, ha atteso con orgoglio l’entrata di Mara e, quando è salita in pedana durante la finale olimpica, era colmo di gioia, convinto che le azzurre ce l’avrebbero fatta. «Sul 29-28 per le nostre avversarie ha anche pensato che fossimo migliori della Francia e aveva ragione - ci racconta Andrea Lo Coco: appena vinto l’oro è corso dalla sua campionessa olimpica, eludendo qualche controllo, ed è subito iniziata la festa!».

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Da marito, invece, Andrea ha provato una gioia immensa, difficile da descrivere solo con le parole. «Da preparatore fisico- spiega- sono super soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto, soprattutto durante gli ultimi mesi, dopo l’esclusione dall’individuale. Mara ha dimostrato di essere pronta, di avere ancora quella voglia di sfidare se stessa e le sue avversarie: entrare in una finale olimpica in corso e capovolgere il punteggio, non è da tutti. Per farlo devi avere quel fuoco dentro che Mara ha dimostrato di avere. Quest’anno la cocente esclusione dall’individuale olimpico, nonostante il ranking mondiale, è stato un momento saliente, ma lo sono ancora di più la sua tenacia e professionalità con cui ha affrontato questo periodo difficile, per poi arrivare alle Olimpiadi e dare il massimo in pedana e vincere un oro olimpico».

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Ci siamo affidati a lui per ripercorrere i momenti salienti della carriera della friulana, che si è ufficialmente conclusa a Parigi. Già prima della partenza per la Francia, Mara aveva infatti annunciato il ritiro. «È una delle poche atlete, nella spada – conclude – ad avere in bacheca un oro olimpico, mondiale, europeo e italiano. I momenti salienti della carriera sono veramente tanti. Tra le curiosità mi piace ricordare di quando la pandemia, nel 2020, ci ha riportato a casa, a Carlino, e qui ci siamo inventati una “palestra naturale” per allenarci rispettando le regole che ci ha portato al bronzo di Tokyo 2020».

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